“Il Regolatore non deve cercare il consenso sociale, ma la condivisione logica. Dobbiamo predisporre interventi a sostegno delle imprese e dello sviluppo che siano in condivisione. Il Regolatore, rispetto degli anni 2000, oggi deve attuare una vigilanza collaborativa e di sostegno”.
E’ quanto ha detto Stefano Saracchi, Direttore Centrale Organizzazione e Digital Transformation, Agenzia Dogane e Monopoli, in occasione della presentazione del Paper “ESG – Valore Condiviso”, pubblicato dal quotidiano Start Magazine nell’ambito del focus editoriale sui temi ESG. L’iniziativa di Start Magazine è in collaborazione con ICINN – Istituto per la Cultura dell’Innovazione, IGT e INWIT.
“La digitalizzazione ci consente di aiutare le imprese ad uno sviluppo sostenibile. Nessuno vuole un’impresa che nasca e poi cessi di operare dopo poco tempo. Sono stato colpito negli interventi che mi hanno preceduto dalla capacità di mettere a sistema un’esigenza ambientale, sociale e di Governo, degli impatti che un’infrastruttura opera sul territorio. Dovremmo tendere ad uno sviluppo imprenditoriale che sia quanto più vicino al cittadino nella logica di condivisione. Non riesco a comprendere se sia l’investimento a seguire lo sviluppo o lo sviluppo che segue l’investimento. La tecnologia ci può venire in aiuto. Lo sviluppo infrastrutturale e tecnologico passa per la grande risorsa della trasmissione dei dati. Lo sviluppo nazionale deve quindi passare da uno sviluppo sostenibile dei dati”, ha aggiunto.
“Esistono due evoluzioni tecnologiche: la prima è una trasformazione di quello che oggi esiste in digitalizzazione e la seconda invece quello che già è innovazione. Un’azienda importante come IGT, leader mondiale, ha una capacità di impegnare risorse umane e economiche per lo sviluppo di questi argomenti. La difficoltà è per le piccole e medie imprese. Le grandi imprese come IGT possono in tal senso davvero aiutare le piccole imprese. Pensando al Lotto, IGT è l’esempio virtuoso di questo sistema”, ha detto.
Il prossimo step del regolatore riguarda “la capacità dell’Amministrazione di considerare concessionari, imprenditori e chi fa investimenti non una controparte ma un alleato, una parte del processo comune che va verso lo sviluppo del Paese. La capacità del Regolatore di immaginare dei percorsi di condivisione e non più di vigilanza pura ed esplicita. La macchinosità degli Enti Locali spesso è dovuta all’enorme lavoro svolto”, ha concluso. cdn/AGIMEG