“Come risultante dal Conto Riassuntivo del Tesoro pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, risulta per il periodo Gennaio-Novembre 2020 un calo delle entrate per il Bilancio dello Stato relative al Preu ed all’Imposta sugli Intrattenimenti rispettivamente del 49,12% e del 58,02% rispetto al periodo Gennaio-Novembre 2019. Già così la notizia sarebbe allarmante, ma quello che preoccupa di più è che non si vede la luce in fondo al tunnel”. E’ quanto afferma Sapar. “Diverse dichiarazioni di illustri scienziati spostano l’orizzonte per il ritorno alla normalità al 2023. Possiamo continuare a tenere chiuse le attività produttive del Paese? Non avremmo cominciare a pensare che ci avremmo convivere ancora a lungo con il Covid? Il gioco di Stato – ricorda Sapar in una nota – è oggetto di severi protocolli di sicurezza, condivisi a tutti i livelli con i ministeri competenti, non ci sono mai stati casi accertati di focolai, ma si continua a tenere chiuso il comparto con i danni evidenti sia all’erario, sia ai lavoratori e alle imprese. Senza contare i soldi regalati alla malavita che ovviamente gioisce della chiusura dei punti di gioco e scommesse fisici. L’aumento di ludopatia pare che sia un argomento scomparso dai radar dei politici soprattutto a 5 stelle. Troppo impegnati con la crisi di governo a non perdere la pensione da parlamentari ormai quasi maturata. Speriamo tutti di vederla questa luce in fondo al tunnel”. lp/AGIMEG