Sapar: “Secondo Endrizzi togliere le sale a meno di 500 metri dai luoghi sensibili è ragionevole, lo conferma la letteratura. Ma di quale lettura parla? ISS e ricerche confermano che distanziometro è inutile”

“Legge sul gioco d’azzardo: occasione o trappola?”. È stato questo il webinar organizzato da Avviso Pubblico e Se questo è un gioco per discutere di una proposta di legge che deciderà il futuro del settore e dei giocatori.

Purtroppo ci troviamo, ancora una volta, a commentare quanto sostenuto in diretta dal senatore Endrizzi. Secondo il senatore “togliere le sale a meno di 500 metri dai luoghi sensibili è ragionevole e anche la letteratura lo conferma”. A questo punto ci chiediamo a quale letteratura faccia riferimento. Il distanziometro, come più volte da noi sostenuto a partire dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità e dalle ultime ricerche, è una misura inutile perché il giocatore problematico cerca luoghi in cui venga riconosciuta la sua privacy – si legge in una nota di Sapar.

Altra fake news sostenuta dal senatore riguarda l’aumento dell’illegalità nel gioco: “Non abbiamo riscontri di aumento dell’illegalità a seguito del lockdown – dice -. I sequestri, gli arresti, le condanne arrivate nel periodo della pandemia non sono correlate alle chiusure”. Invece, come ha sostenuto il procuratore nazionale antimafia De Raho e come è stato avvalorato dal rapporto Censis-Lottomatica e Ipsos-Luiss il gioco illegale è aumentato durante il lockdown.

Secondo la dottoressa Capitucci, componente dell’osservatorio per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo presso il Ministero della salute, la legge dovrebbe escludere tutti i soggetti che non dovrebbero giocare d’azzardo come i minorenni, le persone che giocano in modo sproporzionale rispetto al proprio reddito o pensione e le categorie fragili ovvero le persone con disturbi mentali.

Durante il convegno, nostro malgrado, sebbene siano state toccate diverse tematiche come le infiltrazioni mafiose e i nuovi approcci scientifici non è stata fatta menzione al ruolo dei gestori, anello fondamentale nella catena del gioco di Stato. Ci auspichiamo che, in altre occasioni che potranno esserci, si parli anche dell’importanza delle piccole e medie imprese, base fondamentale per l’economia del nostro Paese. cdn/AGIMEG