La Sapar ricorre al Consiglio di Stato per sospendere le modalità applicative della legge sul gioco adottata dalla Regione Emilia Romagna. Oggi in Quinta Sezione ha infatti discusso la richiesta di sospensiva. Il Tar Emilia a aprile ha respinto la richiesta, spiegando che “ad un sommario esame, i motivi dedotti non appaiono supportati da sufficiente fumus boni iuris (avuto riguardo ai chiarimenti forniti in sede difensiva e al corretto bilanciamento di interessi effettuato dalla PA)”. Inoltre non ha ravvisato pericoli per gli operatori “stante la natura di atto generale regolamentare impugnato”. Una decina di giorni fa, il Consiglio di Stato ha respinto in modo netto la richiesta di sospendere le norme sui giochi adottate da un singolo Comune emiliano, Castelnovo ne’ Monti; la Sapar tuttavia nel giudizio di oggi ha fatto leva sulle mappature che diversi comuni della regione – adempiendo alla legge regionale – hanno effettuato nei mesi scorsi. L’obiettivo è di dimostrare che le limitazioni hanno come risultato finale quello di espellere il gioco dai territori comunali. La decisione dei giudici di Palazzo Spada è ora attesa nelle prossime 24/48 ore. gr/AGIMEG