“La situazione è la seguente: il capo della Polizia della Repubblica Italiana dichiara in una documento dell’Interpool che le associazioni mafiose si stanno arricchendo con la chiusura dei punti legali di gioco.” Sono le parole dell’Associazione SAPAR che alza ancora una volta la voce per protestare sul mancato inserimento di una data certa per la riapertura del settore dei giochi nel DPCM. “Questa purtroppo non dovrebbe neanche essere una notizia in un paese normale, ma siccome siamo in Italia e siamo governati da una classe politica miope (a voler essere gentili) abbiamo deciso che l’unico settore economico del paese che non ha ancora una data certa di riapertura deve essere quello che gioco di Stato. Il capo della polizia – continua SAPAR – fa anche un riferimento al gioco online quindi da parte nostra non possiamo che sottolineare l’inutilità degli interventi normativi degli ultimi anni. Un sentito ringraziamento va anche a nome dei 150mila lavoratori del comparto al decreto dignità che con il suo brillante risultato di far sparire dal web gli imprenditori onesti italiani ha lasciato campo libero a chiunque dall’estero voglia arricchirsi sui giocatori italiani maggiorenni e non. Ad oggi, lo ricordiamo, lo stato ha deciso di lasciare a casa il terzo settore produttivo italiano a tempo indeterminato, migliaia di famiglie rischiano di non avere più un lavoro ma in compenso c’è chi festeggia.” ac/AGIMEG