Emilia Romagna, Sapar chiede incontro a Bonaccini: Con il coronavirus, impossibile trasferire le sale. Serve proroga

Rinviare il trasferimento della sale da gioco non in regola con il distanziometro dell’Emilia Romagna a quando verrà decisa la riapertura dopo l’emergenza Coronavirus. Anche perché, proprio a causa delle chiusure disposte per l’emergenza sanitaria, le imprese non hanno avuto la possibilità di svolgere le pratiche burocratiche necessarie. E’ in sostanza quanto chiede l’associazione Sapar in una lettera inviata al Governatore Stefano Bonaccini, a Andrea Corsini – assessore del Turismo e Commercio – e a Raffaele Donini – assessore alle Politiche per la Salute – per chiedere un incontro urgente. L’associazione stessa ricorda di aver già sollecitato un incontro a fine febbraio, ma di non aver mai ricevuto risposta. In sostanza Sapar chiede che “i termini per la delocalizzazione siano calcolati da quando verrà disposta la riapertura con nuova decorrenza del termine semestrale per la presentazione della documentazione e per la delocalizzazione dal primo giorno di apertura delle attività chiuse a seguito dell’entrata in vigore del DPCM dell’8 marzo 2020”. L’associazione sottolinea infatti che, nonostante le proroghe concesse, le sale da gioco “non hanno avuto a disposizione una tempistica adeguata per richiedere un parere tecnico preventivo al Comune” in cui intendevano trasferirsi, “far effettuare le perizie richieste dalla normativa e poi formalizzare le richieste delle autorizzazioni e licenze previste”. Per questo la Sapar chiede anche “una proroga dei termini per presentare la documentazione e per delocalizzare per i casi in cui i medesimi siano già decorsi, proprio al fine di consentire alle imprese di reperire la documentazione necessaria”. lp/AGIMEG