Comune di Santa Croce sull’Arno nega licenza ad una sala slot: “Troppo vicina ad un’agenzia di formazione”. Pronto il ricorso al Tar

Il Comune di Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, ha negato il rilascio della licenza ad una sala slot poiché non rispettava la distanza minima da un istituto di formazione frequentato anche da ragazzi ancora in età della scuola dell’obbligo.

L’esercente ha quindi presentato un ricorso al Tar della Toscana contro il Ministero degli Interni, la Questura di Pisa e l’amministrazione comunale per chiedere l’annullamento del provvedimento e un risarcimento pari a 220mila euro.

“Per ragioni di salute pubblica le leggi regionali e nazionale impongono che questo genere di esercizi stiano a una certa distanza (500 metri) da alcuni luoghi sensibili“, ha spiegato il Comune a “Il Tirreno”.

Il regolamento dei giochi leciti del Comune prevede che rientrino in tali luoghi gli istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti nell’ambito sanitario o socio-sanitario. Vicino al locale in questione, oltre ad istituti educativi c’è anche un’agenzia di formazione e avviamento professionale che è rivolta anche a soggetti ancora sottoposti alla scuola dell’obbligo.

Il Comune nella sua difesa ha ripetuto che “tramite la polizia municipale, ha svolto la necessaria attività istruttoria e ha inviato le risultanze alla Questura di Pisa, esaurendo così il proprio compito. ac/AGIMEG