Riordino gioco fisico: dal MEF distanziometro a 250 metri, meno luoghi sensibili e chiusura delle attività solo negli orari di entrata ed uscita dalle scuole. Oggi nuovo incontro con le Regioni

Oggi è previsto un nuovo incontro tra il Gruppo tecnico delle regioni e delle province autonome sub area dipendenze ed i rappresentati del MEF. La trattativa sul riordino del gioco fisico entra quindi nel vivo e sarà importante capire che si arriverà ad un compromesso che soddisfi le esigenze di tutte la parti interessate,

Dopo la presentazione del secondo documento dei tecnici delle regioni, le posizioni si sono allontanate. Il documento in questione segnerebbe infatti una consistente e pericolosa riduzione dei punti gioco, con danni enormi per le imprese, i lavoratori, la sicurezza dei giocatori e l’Erario che vedrebbe ridotte di molto le entrate derivanti dal settore.  Nel secondo testo presentato al MEF la distanza minima dai punti sensibili (aumentati a dismisura) veniva portata a 500 metri ed erano ben 11 le ore di chiusura previste per i punti gioco. Due interventi che di fatti spazzerebbero via la rete legale per lasciare spazio al mercato illegale gestito per lo più da organizzazioni criminali.

Ma al MEF hanno idee diverse ed oggi le presenteranno alle Regioni. Dal Ministero verrà messa sul tavolo la proposta di un distanziometro a 250 metri e la chiusura delle attività di gioco dalle 7.30 alle 9.00 e dalla 12 alle 15. Insomma c’è una certa distanza tra le parti e non sarà semplice arrivare ad un accordo.

I tecnici del MEF hanno definito ingiustificato l’aumento dei punti sensibili che dovrebbe invece interessare solo gli istituti scolastici con minorenni, i luoghi di culto e le strutture sanitare che si occupano di dipendenze. Quindi via dalla lista dei luoghi sensibili per banche, compro oro, ecc. Tra l’altro le distanze dai luoghi sensibili potrebbero essere diverse nel caso si tratti di istituti scolastici o luoghi di culto.

Ordinanza limiti orari slot, sale giochi e scommesse

Per quanto riguarda gli orari di chiusura, i tecnici del MEF puntano sulle ore di entrata (7.30-9.00) e uscita (12-15) dalle scuole, in maniera tale da evitare comportamenti scorretti da parte di minori e garantire allo stesso tempo la sostenibilità economica da parte delle aziende ed evitare dannose ricadute sull’Erario. Il rispetto di questi limiti sarebbe di più facile gestione sia dalle Forze dell’Ordine sia dall’ADM soprattutto per quanto riguarda lo spegnimento degli apparecchi da intrattenimento o per la raccolta delle scommesse.

Ovviamente sul tavolo di confronto finirà anche la possibilità di devolvere agli enti locali parte del gettito erariale (5%) derivante dagli apparecchi. Per i tecnici di via XX Settembre ci sarà anche la necessità di arrivare presto ad un accordo per poter indire, entro l’anno, le gare per il rinnovo delle concessioni. lp/AGIMEG