Sale giochi, sale scommesse, sale bingo, Consiglio di Stato: il Governo ha disposto l’ultima chiusura con un decreto legge. Adesso potrebbe essere impossibile intentare un ricorso amministrativo

Il Presidente della Terza Sezione del Consiglio di Stato torna a respingere la richiesta avanzata da una quarantina di sale da gioco di consentire la riapertura, ma poi fissa un’udienza in camera di consiglio per il 20 maggio per approfondire una questione di carattere procedurale. Il Presidente della Sezione ricorda infatti che il Governo ha confermato la decisione di chiudere le sale da gioco con un decreto legge – il n. 44 del 1 aprile – mentre fino a quel momento aveva sempre adottato dei DPCM. E osserva: “tale circostanza impone un necessario approfondimento, proprio della sede collegiale, del rango della fonte da cui derivano i divieti per cui è causa e, conseguentemente, del modello di tutela avverso essi esplicabile”.

In sostanza il Presidente sembra alludere al fatto che con i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato possono essere impugnati solamente degli atti amministrativi; in questo caso lo stop arriva con un decreto legge, quindi con un provvedimento normativo. In altre parole, questo potrebbe precludere direttamente la possibilità di impugnare il provvedimento di chiusura con un ricorso amministrativo.

Il Presidente nel decreto cautelare afferma anche che “nel bilanciamento di interessi, le esigenze economiche degli appellanti, pur primarie e meritevoli di protezione, devono necessariamente cedere – in assenza di evidenze scientifiche univoche utilizzabili in questa fase cautelare d’urgenza – di fronte alle esigenze di garanzia della salute pubblica”; e che “il provvedimento di divieto appare ispirato al principio di precauzione e non presenta caratteristiche di evidente irragionevolezza né sembra capace di potere determinare – nel tempo necessario per la valutazione collegiale dell’appello cautelare – pregiudizi irreversibili che non siano eliminabili attraverso l’eventuale risarcimento del danno”. rg/AGIMEG