Alcuni ex esponenti della ex banda della Magliana starebbero investendo da tempo denaro nei quartieri a Nord della Capitale attraverso le slot machine, e sale giochi. E’ l’allarme che lancia Il Tempo, spiegando che i carabinieri stanno indagando su un giro di affari milionario che coinvolgerebbe personaggi di spicco dell’ex Magliana, che avrebbero aperto attività impreditoriali nelle zone «vip» della città attraverso la distribuzione, appunto, delle slot machine. Si tratta di un’inchiesta, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia della Capitale, che è ancora all’inizio, ma che a breve potrebbe portare già a sviluppi investigativi. Gli inquirenti hanno scoperto il giro indagando sull’omicidio di Antonio Bocchino, avvenuto lo scorso 12 febbraio. Tra le ipotesi dell’assassinio lo spaccio di droga nel quartiere romano Casalotti. L’attività investigativa avrebbe permesso di capire che Bocchino era il punto di riferimento di spacciatori di Montesacro e che si occupava della distribuzione di slot machines, Inoltre, secondo i carabinieri, era in affari con un ex esponente della banda della Magliana, al quale aveva chiesto «aiuto» per problemi sorti con soggetti dediti allo staccio di sostanza stupefacente nella Capitale. Proprio l’ex componente della Magliana, in base alle indagini degli inquirenti, gestirebbe da tempo la distribuzione di slot machine a Roma Nord. Nell’attività criminale delle «macchinette», dunque, non figurerebbe in prima persona l’ex boss della Magliana, ma soggetti che comunque farebbero riferimento a lui. I militari, dunque, stanno svolgendo una serie di indagini per poter chiudere al più presto il cerchio sia sui responsabili dell’omicidio di Bocchino, sia per alzare definitivamente il coperchio sul giro di denaro illecito per la gestione dei video-poker nei locali che si trovano nelle vie e piazze della Roma bene. Un’attività investigativa che potrebbe portare i magistrati della Direzione distrettuale antimafia a prendere provvedimenti appena riceveranno i risultati dei militari.