Rodolfo Lena (Cons. reg. PD Lazio): “Quest’anno di chiusure può far scattare anche una proroga all’entrata in vigore delle modifiche. Aperti anche ad eventuali migliorie su problemi oggettivi come le distanze”

“La legge del 2013 è a mia firma. Il problema di quella legge è che non dava troppe certezze poiché in quel periodo il governo stava lavorando ad una intesa nazionale che, però, di fatto non è stata mai fatta. Ho sentito parlare di proibizionismo e qui si apre un dibattito enorme poiché è stato che se il pericolo viene allontanato non viene risolto nulla. Detto così, in modo generico, apre discussioni molto importanti. Noi speriamo di uscire il prima possibile da un anno terribile che è stato condizionato da una pandemia che, ovviamente, ha trovato impreparati tutti. La pandemia ha condizionato tante scelte sia a livello nazionale e regionale, bloccando per un anno la gran parte delle attività. Questo è il fatto nuovo sul quale dobbiamo e possiamo ragionare”. E’ quanto ha affermato il Consigliere regionale del Partito Democratico, Rodolfo Lena, nel corso del webinar organizzato da Acadi “Analisi dell’impatto sociale del settore del Gioco Pubblico nella Regione Lazio e delle conseguenze dell’entrata in vigore della L.R 5/201”. “Questo anno che ha bloccato un percorso va tenuto in considerazione sotto due aspetti fondamentali: la prima è quella di prorogare, mentre la seconda è quello di capire se quello che è stato fatto può essere migliorato. Se un raggio di 500 metri espelli il gioco legale è un problema oggettivo. Questa situazione può dare l’opportunità di recuperare un anno di attività e, contestualmente, svolgere un dialogo costruttivo. Forse l’aumento del gioco illegale è dovuto da maggiori scoperte da parte delle forze dell’ordine. Ma quello che è certo è che un anno di chiusura non sia normale e che quindi vada fatto un ragionamento. La data di agosto era ipotetica e io penso che si debba discutere di nuovo su questo punto. Questa discussione deve essere fatta immediatamente per dare delle risposte rapide alle persone interessate. Secondo me, si può anche aprire una specifica discussione su tutte le voci che riguardano la legge per confrontarsi. Ci saranno dei fatti oggettivi come le cartine mostrate dall’Istituto Eurispes che aiuteranno a trovare soluzioni. Noi vogliamo tutelare le persone affette da GAP e che venga eliminata l’illegalità nel gioco d’azzardo. Se riusciamo a trovare questi equilibri potremmo essere tutti soddisfatti. Non ci sono atti di discriminazione nei confronti di nessuno. Laddove vengano presentate alcune migliorie alla legge ci potranno essere dei cambiamenti alla legge 5/2013”. ac/AGIMEG