Tra i 14-17enni “il 29,2% della popolazione ha giocato d’azzardo, stiamo parlando di 650mila individui circa” ha detto Pacifici. “Di questa fascia, 69mila hanno già profilo problematico e 80mila hanno un profilo a rischio. I giovani hanno le stesse vulnerabilità degli adulti, prediligono ad esempio slot e vlt. Anche in questo caso i fattori di rischio sono gli stessi”. Infine, Pacifici ha illustrato la ricerca e-Games, che affronta anche il play-to-win, ovvero “il gioco gratuito, ma che è una porta di ingresso al gambling” ha commentato. “C’è una fetta di questi soggetti – il 36,5% – che ha dichiarato di essere anche un giocatore d’azzardo. In questa fascia c’è una percentuale elevatissima di soggetti con un profilo di rischio alto, si raggiunge il 41%”. “Effettueremo a breve una nuova ricerca sul gioco patologico – ha concluso Roberta Pacifici – soprattutto per analizzare con maggiore attenzione quella fascia che non è classificata come patologica, ma presenta un profilo di rischio. Chi è classificato in questa fascia, potrebbe poi venir ricollocato in una categoria diversa, è fondamentale andare ad analizzarli visto che stiamo parlando di circa 1,5 milioni di persone”. lp/AGIMEG
Roberta Pacifici (Ist. Superiore Sanità): “530mila i giocatori problematici. Presto una nuova ricerca per valutare tutte le persone a rischio”. Ecco il video
Tra i 14-17enni “il 29,2% della popolazione ha giocato d’azzardo, stiamo parlando di 650mila individui circa” ha detto Pacifici. “Di questa fascia, 69mila hanno già profilo problematico e 80mila hanno un profilo a rischio. I giovani hanno le stesse vulnerabilità degli adulti, prediligono ad esempio slot e vlt. Anche in questo caso i fattori di rischio sono gli stessi”. Infine, Pacifici ha illustrato la ricerca e-Games, che affronta anche il play-to-win, ovvero “il gioco gratuito, ma che è una porta di ingresso al gambling” ha commentato. “C’è una fetta di questi soggetti – il 36,5% – che ha dichiarato di essere anche un giocatore d’azzardo. In questa fascia c’è una percentuale elevatissima di soggetti con un profilo di rischio alto, si raggiunge il 41%”. “Effettueremo a breve una nuova ricerca sul gioco patologico – ha concluso Roberta Pacifici – soprattutto per analizzare con maggiore attenzione quella fascia che non è classificata come patologica, ma presenta un profilo di rischio. Chi è classificato in questa fascia, potrebbe poi venir ricollocato in una categoria diversa, è fondamentale andare ad analizzarli visto che stiamo parlando di circa 1,5 milioni di persone”. lp/AGIMEG