Risso (Pres. FIT) ad Agimeg: “I tabaccai hanno offerto un servizio importante anche nella fase acuta dell’emergenza sanitaria ma con incassi dimezzati è una categoria comunque in sofferenza”

“E’ un momento particolare quello che stiamo vivendo. Tra le cose che stiamo portando avanti le mascherine in tabaccheria. Stiamo ragionando su questo con la Protezione Civile per vendere un prodotto sicuro, non nocivo e a norma. Stiamo anche ragionando su crediti con le banche per far ripartire l’attività, perché è vero che siamo sempre rimasti aperti offrendo servizi al pubblico, ma le entrate si sono dimezzate”. E’ quanto dichiara ad Agimeg Giovanni Risso, presidente FIT, parlando della situazione dei tabaccai nell’emergenza Coronavirus. “Con i giochi chiusi, abbiamo potuto vendere solamente tabacchi e offrire servizi ai cittadini, in alcuni casi per conto di alcune banche, in modo che hanno anche potuto prelevare nelle tabaccherie fino a 150 euro. Abbiamo offerto un servizio importante, anche un periodo così complicato, per cittadini e Stato. Non vogliamo ringraziamenti per aver fatto questo, ne siamo orgogliosi e fieri. Tuttavia non abbiamo ricevuto neanche un riconoscimento, per questo la categoria si sente bistrattata. La tabaccheria è stato l’unico punto luminoso per il cittadino con cui confrontarsi. Se ci fosse un piccolo riconoscimento sarebbe bello. Siamo in negozio dalla mattina alla sera e rappresentiamo la vera prima linea al contrasto del gioco illegale”, ha concluso Risso. cdn/AGIMEG