Ripartenza Friuli: Cgil Cisl e Uil presentano in Consiglio Regionale Piano su priorità post-pandemia

Cgil, Cisl e Uil del Friuli centrale prenotano un posto al Tavolo della terza ripartenza. I dirigenti delle tre organizzazioni sindacali hanno incontrato oggi a Udine il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, al quale hanno consegnato un documento che analizza la crisi economica del territorio e suggerisce una serie di ricette per il rilancio. Le proposte, ha assicurato Zanin, entreranno a far parte del dossier all’esame del nuovo organismo.
È il primo tangibile effetto del nuovo gruppo di lavoro, che si è insediato giovedì a Trieste con le relazioni del governatore Massimiliano Fedriga e dell’assessore alle Finanze, Barbara Zilli. Fortemente voluto da Zanin, il Tavolo per la terza ripartenza è formato da tutti i gruppi politici e si propone di indicare gli obiettivi strategici su cui incanalare i copiosi investimenti del post pandemia in arrivo nei prossimi mesi, a cominciare da quelli europei.
Nella stessa ottica si muove il documento dei sindacati, che parte dai numeri di una crisi particolarmente acuta in regione (“dove l’epidemia ha avuto un impatto superiore alla media nazionale”) e nel territorio dell’ex provincia di Udine, che presenta un tasso di disoccupazione del 6,8%, superiore alla media del Fvg. Cgil, Cisl e Uil individuano i punti deboli del sistema-Friuli (troppe aziende di piccole dimensioni, arretramento dell’export, ridotta propensione agli investimenti, assetti proprietari sempre meno locali) e chiedono alla Regione scelte forti in termini di incentivi all’aggregazione tra imprese, manutenzione del territorio, adeguamento energetico degli edifici pubblici, infrastrutture materiali e digitali, sviluppo della green economy e partecipazione alle strategie di rilancio.
“Per anni l’area del Friuli centrale ha vissuto sugli allori – ha osservato Zanin – anche grazie a quei tre-quattro grandi player che garantiscono la tenuta del sistema e danno una parvenza di tranquillità, quando invece tante piccole aziende vivono situazioni difficili. Dobbiamo ripartire dai nostri elementi di forza, a cominciare dal tessuto manifatturiero”. Tenendo presente però “che la pandemia ha cambiato tutto e ora passiamo dalla globalizzazione alla localizzazione. Nascerà un modello economico diverso e, proprio per questo, ho lanciato l’idea del Tavolo per la terza ripartenza. Come avvenne dopo il terremoto, dobbiamo immaginare il Friuli Venezia Giulia dei prossimi 20-30 anni”. lp/AGIMEG