E’ stata presentata oggi a Roma la Relazione illustrativa del Documento di osservazioni e proposte dell’Associazione scientifica Alea per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio.
La ricerca vuole fotografare la dimensione economica e sociale del gioco a distanza, in vista del riordino del gioco online in discussione in Parlamento. Secondo Alea l’inquadramento del così denominato Responsible Gambling è mal tradotto come “gioco responsabile” se non si completa con la qualificazione “d’azzardo”.
Inoltre, la responsabilità del gioco d’azzardo che Alea ritiene debba essere valutata è in relazione al rischio sanitario e sociale complessivo, e dunque sottolinea che non possa essere intesa riduttivamente riferita al mero comportamento della persona singola che gioca d’azzardo.
In sintesi, dallo studio di Alea emerge che il comparto del gioco online ha conosciuto nel nostro paese, come nel resto del mondo, una crescita negli ultimi 10 anni, basti pensare che prima della pandemia da covid-19, quindi nel 2019, aveva già raggiunto un volume di transazioni pari a 34 miliardi di euro. Tra il 2021 e il 2022 il numero dei conti di gioco d’azzardo online è aumentato di un milione di unità (da 16 milioni ne 250 mila a 17 milioni e 265mila).
Alea propone quindi alcune soluzioni per il gioco online. Tra queste, figurano: 1) rallentare la frequenza di ogni singola operazione; 2) l’interruzione della partecipazione al terminale di gioco ogni 30 minuti; 3) la soppressione integrale di alcune modalità di gioco d’azzardo online.
Ma non solo, perchè secondo Alea, per combattere le problematiche del gioco online, è anche necessaria “la rigorosa attuazione del dispositivo normativo del divieto assoluto di pubblicità, come disposto dalla legge di conversione del decreto dignità nel 2018″. Secondo la ricerca, infatti, queste strategie di marketing e di pubblicità mirano al continuo reclutamento.
Ecco il testo integrale della ricerca:
DOCUMENTO ALEA SU RIORDINO GIOCO ONLINE