Riordino gioco fisico, Rosato (Azione) ad Agimeg: “Le crociate a prescindere contro il gioco legale servono veramente a poco, se non a regalare spazi all’illegalità”

Il settore del gioco pubblico è di nuovo sotto attacco da una parte del mondo politico. Il motivo della nuova campagna contro il settore è l’atteso riordino del gioco fisico. Il segretario nazionale del PD Elly Schlein, aveva criticato duramente il Governo per la proposta di riordino, dichiarando che: “L’incasso val bene una schiavitù: ha dell’incredibile l’ostinazione del governo sul tema del gioco d’azzardo. Pur di non rinunciare a una parte degli incassi sta procedendo come un caterpillar e le proposte di ‘riordino’ del comparto dei giochi e delle scommesse rischiano di moltiplicare l’offerta di giochi e aumentare i danni alle categorie sociali più fragili quando invece il tema da anni è quello di una progressiva riduzione degli stessi e una maggiore tutela delle persone”.
E per sostenere la sua tesi il segretario del PD aveva parlato dei possibili rischi per il ridimensionamento del distanziometro, della cancellazione dell’Osservatorio nazionale e dei fondi per il contrasto alla ludopatia, di come il Governo puntasse solo a fare cassa e che: “ora intervengono sui punti fissi, dopo aver cambiato le regole sul gioco online per incassare anzitempo i canoni dai concessionari”.
Tutte affermazioni sbagliate o non corrette, come dimostrato anche da una nota della Sapar. Le dichiarazioni della Schlein hanno fatto da rampa di lancio anche per altri interventi, sempre contro il riordino, da parte di esponenti del PD e del M5S.
Sulla questione è intervenuto anche Ettore Rosato, deputato e vicesegretario di Azione,Azione apre il tesseramento 2021: "Metterci la faccia, impegnarsi per un'Italia davvero seria" - Lo Strillone News che interpellato da Agimeg sulla questione ha dichiarato che: “Dove non c’è gioco legale c’è gioco illegale e questi spazi finiscono molto spesso nelle mani delle criminalità organizzata. Si parla di distanziometro dimenticandosi che c’è il gioco online, dove non ci sono confini o distanze, con i pericoli poi dei siti illegali senza tutela degli utenti e delle entrate erariali. Quindi le crociate a prescindere contro il gioco legale, servono veramente a poco, se non a regalare spazi all’illegalità. Altro discorso è la lotta contro la ludopatia che va fatta fino in fondo, con interventi mirati ed equilibrati, risorse adeguate e personale formato”. sb/AGIMEG