Divieto pubblicità, diminuzione domanda e offerta dei giochi, stretta su attività, obbligo identificazione dei giocatori, aumento sanzioni: ecco la proposta di Legge del PD sul riordino dei giochi

Sono ben 103 gli articoli che compongono la proposta di Legge presentata da alcuni deputati del PD alla Camera, sul riordino dei giochi pubblici. La proposta di Vaccari, Serracchiani, Berruto, Malavasi, Merola, Toni Ricciardi (PD), ‘è finalizzata alla raccolta sistematica in un unico provvedimento delle disposizioni sui singoli giochi e ad un riordino del prelievo fiscale sui medesimi’, si legge nelle premesse.

‘Le misure introdotte dalla proposta di legge, molte delle quali frutto delle proposte avanzate in sede di Conferenza unificata, sono mirate: a tutelare i minori dalla pubblicità dei giochi; a recuperare i fenomeni di ludopatia e a contrastare il gioco d’azzardo patologico; a vietare la pubblicità nelle trasmissioni radiofoniche e televisive e, in particolare, in occasione della trasmissione di eventi sportivi in diretta; a diminuire progressivamente la domanda e l’offerta dei giochi; a normare in modo stringente le regole di esercizio dell’attività di offerta di giochi e di comportamento nei punti di gioco, in particolare introducendo l’obbligo di identificazione del giocatore al fine di evitare l’ingresso dei minori nei punti di gioco; a potenziare gli strumenti di contrasto dell’illegalità e la tracciabilità dei capitali; a definire le fonti di regolazione dei diversi aspetti legati all’imposizione e ad armonizzare aggi e compensi spettanti ai concessionari; a riordinare la disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi gravanti sui giochi, nonché il sistema sanzionatorio’, si legge nel testo.

“L’organizzazione e l’esercizio di giochi pubblici è riservato allo Stato nell’ambito di un quadro normativo adottato sentite le regioni e gli enti locali. Il modello organizzativo si fonda, pertanto, sul regime concessorio e autorizzatorio, ritenuto indispensabile per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, per la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose, nonché per garantire il regolare afflusso del prelievo tributario gravante sui giochi. L’applicazione di regole trasparenti ed uniformi in materia di titoli abilitativi all’esercizio dell’offerta di gioco, di autorizzazioni e di controlli è garantita nell’intero territorio nazionale, con adeguate forme di partecipazione degli enti locali al procedimento di autorizzazione e pianificazione della dislocazione territoriale di sale da gioco e di punti vendita in cui si esercita come attività principale l’offerta di scommesse su eventi sportivi e non sportivi, nonché in materia di installazione degli apparecchi idonei per il gioco lecito”, aggiunge.

“Nel merito, la proposta di legge si suddivide in 6 titoli. Il titolo I contiene le disposizioni generali del provvedimento. Esso si suddivide in 9 capi recanti: 1) l’oggetto, le finalità e i princìpi del provvedimento; 2) le definizioni; 3) le fonti della disciplina dei giochi; 4) la disciplina della rete dei giochi; 5) l’abilitazione all’offerta di giochi; 6) la disciplina delle concessioni delle reti di gioco; 7) la disciplina degli aggi e dei compensi; 8) le azioni di contrasto alla ludopatia e al gioco d’azzardo patologico; 9) la pubblicità. Il titolo II disciplina le entrate da giochi, definendo le entrate tributarie e non tributarie connesse ai giochi e le misure relative all’accertamento e alla riscossione. Il titolo III disciplina le sanzioni connesse ai giochi e in particolare quelle penali, amministrative, tributarie e le disposizioni generali in materia di penali convenzionali. Il titolo IV reca disposizioni sui controlli per il settore dei giochi e in particolare i poteri e le attività affidate a tal fine all’Agenzia delle entrate e ad altri soggetti preposti al controllo. Il titolo V reca la disciplina dei singoli giochi, ovvero dei giochi mediante apparecchi con e senza vincita di denaro, delle scommesse e dei giochi di ippica nazionale, del gioco del bingo, dei giochi numerici a quota fissa, dei giochi numerici a totalizzatore nazionale, dei concorsi pronostici, delle lotterie, delle lotterie ad estrazione differita, delle lotterie ad estrazione istantanea e del gioco a distanza. Il titolo VI reca le disposizioni finali e le abrogazioni di norme previgenti in tema di giochi”, continua.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA PROPOSTA DI LEGGE SUL RIORDINO GIOCHI. cdn/AGIMEG