Si gioca oggi un’altra partita importante in Conferenza Unificata, convocata in via straordinaria, tra Governo e regioni ed enti locali per il riordino del settore dei giochi. L’ultima proposta che potrebbe presentare il Governo sarebbe quella di lasciare alle regioni ed agli enti locali la definizione dei criteri per la distribuzione del gioco pubblico. Secondo principi che tengano conto degli investimenti esistenti e soprattutto senza cancellare del tutto l’offerta del gioco sul territorio. Praticamente potrebbe saltare dal tavolo di confronto il nodo delle distanze dei punti di gioco dai luoghi sensibili come chiese, scuole e altro. Nella nuova proposta, messa a punto dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta in queste ultime ore – secondo quanto riporta Il Sole24 Ore -, viene cancellato del tutto il tema delle distanze e rimesso a Regioni e Comuni il compito di fissare i principi. Saranno quindi direttamente regioni ed Enti locali ad adottare, nei loro piani urbanistici, criteri che consentano una distribuzione equilibrata dell’offerta di gioco evitando la creazione di aree nelle quali l’offerta di gioco pubblico sia del tutto assente o eccessivamente presente. II tutto tenendo conto comunque degli investimenti già in essere. Agli enti locali spetterà anche il compito di fissare le fasce orarie di apertura dei punti gioco con fino a 6 ore complessive di interruzione quotidiana. Oggi quindi si discuterà su questa nuova proposta del Governo, ma, se non si dovesse arrivare ad un accordo, il Governo potrebbe anche decidere di legiferare e disciplinare le regole del gioco con la prossima legge di Bilancio. All’ordine del giorno della Conferenza Unificata odierna anche il parere sulla nomina di Kessler che andrà a sostituire Giuseppe Peleggi, il cui incarico quale direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli è in scadenza a metà mese. lp/AGIMEG