Riforma calcio, Versace (Cd’I-UDC-NM): “Divieto pubblicitĂ  giochi, risoluzione si limita ad asserire che la disposizione non ha prodotto gli effetti desiderati e che occorre quindi un intervento migliorativo”

“Sulla questione riferita alla modifica della disciplina sul divieto di pubblicitĂ  relativa a giochi e scommesse, nel dispositivo non vi è alcun riferimento all’esigenza di sopprimere tale divieto. Lungi dal voler alimentare fenomeni di ludopatia, ci tengo a precisare che la lettera j) del dispositivo si limita ad asserire che la richiamata disposizione legislativa non ha prodotto gli effetti desiderati e che occorre dunque un intervento migliorativo”. E’ quanto ha detto la senatrice Versace (Cd’I-UDC-NM (NcI, CI, IaC)-MAIE-CP) in commissione Cultura e sport al Senato, che ha approvato la risoluzione di FdI sulla riforma del calcio.

“La finalitĂ  della proposta di risoluzione è quella di salvaguardare il settore calcistico, un vero e proprio patrimonio sociale ed economico del Paese, favorendo la sostenibilitĂ  dello stesso, anche alla luce delle possibili ricadute derivanti dall’aggravarsi delle attuali situazioni debitorie delle societĂ  di calcio. In proposito, come è emerso nel ciclo di audizioni, si pone la duplice esigenza di riduzione dei costi e di aumento dei ricavi. Quanto a quest’ultimo profilo, oltre alla vendita dei biglietti e dei proventi derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi, è stata sottolineata dagli auditi la centralitĂ  dei proventi derivanti dalle sponsorizzazioni, limitate dal divieto di pubblicitĂ  relativo a giochi e scommesse contenuto nel richiamato decreto-legge n. 87 del 2018. In proposito, nel ribadire la piena disponibilitĂ , in altra sede, a discutere al fine di individuare un intervento organico e strutturale che affronti il grave e complesso fenomeno della ludopatia, faccio presente che l’ordinamento italiano riconosce la legittimitĂ  di scommesse e giochi in taluni ambiti. Al riguardo, ricordo che attraverso i proventi del Totocalcio è stato a lungo finanziato il sistema sportivo italiano e che gli introiti della lotteria istantanea denominata “Gratta e vinci” costituiscono una rilevante fonte di entrata per l’Erario. Quanto alla richiesta di modifica dell’articolo 9 del richiamato decreto-legge, faccio presente che la lettera j) del dispositivo è in linea con la relazione conclusiva dell’attivitĂ  della Commissione parlamentare d’inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico, che registra un aumento del gioco illegale nel settore delle scommesse e, quindi, l’inefficacia della normativa vigente volta a contrastarlo”, ha sottolineato il relatore Marcheschi (FdI).

“Con riferimento alla lettera j) contenuta nel dispositivo, mi associo alle considerazioni svolte dalla senatrice Versace, facendo a mia volta presente che essa si limita a proporre una modifica della legislazione vigente, senza peraltro indicarne la direzione, alla luce dell’inefficacia della stessa rispetto alle finalitĂ  perseguite e tenuto conto degli effetti penalizzanti che tale divieto ha imposto alle societĂ  di calcio italiane rispetto a quelle europee (in cui esso non è previsto)”, ha sottolineato il senatore Paganella (LSP-PSd’Az). cdn/AGIMEG