“E’ necessario un segnale più forte. Il boicottaggio puro e semplice altrimenti non serve a nulla. Invitiamo dunque i tifosi al boicottaggio delle scommesse sportive, ed esortiamo la Snai (probabilmente intesa come tutti gli operatori di gioco ndr.) a non accettare scommesse sui Mondiali di calcio in Qatar”. E’ quanto ha detto all’Adnkronos il presidente del Codacons Carlo Rienzi.
“Nel caso in cui la magistratura accertasse il reato di corruzione in capo al Qatar per l’ottenimento dei Mondiali, ci costituiremo parte civile”, ha aggiunto.
“L’indignazione mondiale contro il Qatar per motivazioni giuste, dai 6000 operai morti ai diritti Lgbtq e tutto il resto, non può limitarsi ai mondiali di calcio, oltretutto facilitata dal fatto che l’Italia nemmeno partecipa. Quello era una provocazione in modo che si parlasse del problema, dato che il nostro paese si sveglia solo col calcio“. Ora quindi “si deve passare allo step 2. Limitazione concreta e mirata dello scambio commerciale dell’Italia e di tutti gli altri Paesi ‘civili'”. Perché “non ci si può indignare solo durante i Mondiali di Calcio, e bisognerebbe farlo contro tutti i Paesi che violano sistematicamente i diritti civili, delle donne, degli omosessuali, e non solo contro i Pesi arabi”, ha concluso. cdn/AGIMEG