Ricorsi respinti tassa ‘Salva Sport’, Sbordoni (avvocato) ad Agimeg: “Non ascoltate le nostre ragioni, c’è confusione nella norma stessa. Pronti a fare appello”

Il Tar Lazio ha respinto i ricorsi sulla determina dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ricalcolava il prelievo sulla cosiddetta tassa ‘Salva sport’.
Secondo i giudici amministrativi, ADM avrebbe il diritto di pretendere altri 30 milioni di euro con la nuova interpretazione. Inoltre, l’inciso della norma (art. 217 comma 2 DL 34/2020), secondo cui le somme versate restano acquisite all’erario, chiarisce che indipendentemente dal suo utilizzo il prelievo non è destinato solo al fondo in questione.
“Sicuramente faremo appello, il timore è che comandino i soldi e quindi necessità fa interpretazione. Per cogliere bisogna voler cogliere, e purtroppo le nostre ragioni non sono state ascoltate”, il commento ad Agimeg dell’avvocato Stefano Sbordoni, legale difensore di alcuni ricorrenti.
“ADM aveva rilasciato un’interpretazione di diverso avviso che poi però è stata ribaltata da un’analisi della Ragioneria di Stato – ha proseguito Sbordoni – A quel punto ADM ha rilasciato un’interpretazione diversa. Se ne deduce che parecchie cose non tornano nella norma stessa, che può essere interpretata in modo diverso da diverse amministrazioni. Questo può ingenerare il dubbio che un giorno il diritto sia bianco e un altro giorno nero, creando confusione e incertezza”.
“Andiamo a fare appello fiduciosi e speranzosi, perché se dovessimo smettere di credere nella giustizia sarebbe la fine. Nel nostro caso la sensazione diffusa è che abbiano prevalso gli interessi delle casse dello Stato. Speriamo di no. Difatti se questo fosse un modo di ragionare sarebbe fonte certa di ingiustizie”.
“Il settore del gioco viene troppo spesso penalizzato, nelle aule di giustizia purtroppo c’è sempre la sensazione di una sorta di repulsione e pregiudizio verso questo settore”, ha concluso l’avvocato Sbordoni. lb/AGIMEG