dal nostro inviato – Maurizio Bernardo, già Presidente della VI Commissione Finanze della Camera dei deputati, ha sottolineato quanto sia indispensabile un confronto costruttivo fra tutti gli attori coinvolti (politica, istituzioni, operatori del settore, enti locali) nell’ottica di armonizzare la normativa e uniformarsi agli standard internazionali, di equilibrare le esigenze di tutela dell’ordine e della salute pubblica con la necessaria sopravvivenza del gioco made in Italy che, per la sua regolamentazione articolata e complessa, è preso a modello in Europa. L’approccio schizofrenico e proibizionistico impedisce di fatto la salvaguardia di una industria che non solo contribuisce all’economia del paese ma che rappresenta, soprattutto sul territorio, il primo presidio di legalità. “Vi è un evidente vuoto informativo, una coltre di fumo che rende estremamente difficoltosa la comprensione delle dinamiche di questa industria, del suo funzionamento. Bisogna lavorare insieme per diffondere una cultura del gioco responsabile, condizione necessaria in primis nella lotta contro i comportamenti patologici”. cr/AGIMEG