“Un giorno in più o in meno non cambia nulla ormai, ma se sbagliamo l’apertura davvero non riapriremo più. Lo ha detto Salvatore Barbieri, presidente Ascob (l’associazione delle sale bingo), nel corso della diretta Facebook con il direttore di Agimeg, Fabio Felici, sulla possibile data di riapertura del settore, in attesa del Dpcm del Premier Conte. “Bisogna aspettare qualche giorno in più, perché oggi il Premier farà un Dpcm che dovrebbe prevedere un rimando alle regioni, per poter applicare i protocolli che le stesse hanno fatto nei giorni precedenti. Adm dovrà intervenire per mettere in atto le linee guida delle regioni e preparare i protocolli che le regioni attueranno. Secondo me molte regioni, come Campania o Toscana, che hanno già dichiarato di voler riaprire, potrebbero partire già il 15 o il 16, ma per altre bisognerà aspettare forse qualche giorno in più. ADM si è presa il tempo necessario garantendo che per lunedì 15 giugno emanerà i protocolli, ma di certo domani non sarà possibile riaprire”.
Per Barbieri “il vero problema è che le regioni, per applicare le regole del DEpcm, devono fare un’altra ordinanza, quindi ci saranno regioni che potrebbero tardare qualche giugno. Oggi la riunione tenutasi tra concessionari e Monopoli si è basata sulla conferenza dei presidenti delle regioni, dove sono state date le linee guida, alle quali bisognerà aggiungere alcune cose. In tal senso Adm vorrebbe aggiungere altre cose, come la misurazione della temperatura all’ingresso delle sale. Il direttore generale Minenna ha detto chiaramente che i protocolli dei ristoranti possono essere paragonati a quelle delle sale giochi, dunque abbiamo una breccia: per tutto ciò che è previsto o non previsto o non chiaro si può far riferimento al protocollo dei ristoranti”.
Il presidente di Ascob ha tuttavia evidenziato l’aspetto legato al ricambio dell’aria e dei fumatori. “I ristoranti non hanno impianti di condizionamento come i nostri, che riescono a fare 36 ricicli di aria all’ora. Oggi ho sottolineato che non apriamo se non ci permettono di fumare nelle nostre sale nelle aree dedicate. Con una riduzione dei posti da 300 a 120 in media per sala, con i clienti fumatori che non possono fumare e un canone di concessione di 7.500 euro, tanto vale non aprire”, ha evidenziato Barbieri. “Adm ha detto che entro lunedì avrà i protocolli da inviare alle regioni, che potranno applicarli e quindi riaprire tranquillamente. L’importante è non sbagliare le riaperture”.
“A questo punto mi auguro che si riparta la settimana prossima. Avremo qualche regione che è andata in avanti, la Campania potrebbe anche aprire il 15 giugno, come la Toscana, mentre Emilia Romagna e Lombardia credo che prenderanno qualche altro giorno prima di riaprire. Mi auguro solamente che le regioni non vadano di testa loro e aggiungano altre cose a questi protocolli. Ricordo che nessuno ha aggiunto nulla a quanto uscito dalla conferenza delle regioni, relativamente a palestre, ristoranti ecc., spero che non vogliano aggiungere ulteriori misure e restrizioni ora che verranno emanati i protocolli per le sale giochi”, ha concluso. cr/AGIMEG