Riapertura sale giochi, sale scommesse, sale bingo: nuova “finestra” tra il 6 e l’11 marzo ma con limitazioni

Si avvicina la scadenza, del 5 marzo prossimo, dell’ultimo DPCM del Governo Conte. Si fanno sempre più insistenti voci sulle riaperture di diverse attività tra cui le sale giochi, sale scommesse e sale bingo. Appare quasi certa la riapertura serale, sempre tenendo conto del coprifuoco alle ore 22,00, per bar e ristoranti. Ancora in bilico palestre, cinema e teatri. Per tutte queste attività verranno confermate le restrizioni già previste come distanziamento e contingentamento entrate.

Il settore del gioco pubblico, che interessa 150mila lavoratori, potrebbe anch’esso tornare a riprendere l’attività. Secondo rumors istituzionali raccolti da Agimeg, si fanno più concrete le possibilità di veder riaprire le sale nella settimana successiva alla scadenza del DPCM in corso. In pratica tra il 6 e l’11 marzo si potrebbero alzare le serrande delle attività dove si offre gioco. In tal senso sono diversi i concessionari che hanno già predisposto le misure necessarie per riaprire nel suddetto periodo.

Sempre secondo quanto appreso da Agimeg, si tratterebbe comunque di aperture con forti limitazioni. Ad esempio, nelle sale scommesse non sarebbe possibile accendere monitor o televisori (quindi ancora stop agli eventi virtuali ed alla trasmissione delle partite) e far trattenere gli utenti nel locale. Ovviamente rimarrebbero validi i protocolli che prevedono mascherine, gel disinfettante, sanificazione degli apparecchi, etc. C’è ancora da chiarire se questa riapertura, come appare probabile, sia legata anche al colore delle regioni.

Nei giorni scorsi il vice ministro della Sanità del Governo uscente, Pierpaolo Sileri, si era detto favorevole alla riapertura delle imprese anche con il virus ancora in circolazione. Questo sarebbe possibile, secondo Sileri, grazie al rispetto dei protocolli e all’esperienza sul contenimento del Covid maturata nei mesi scorsi. Sileri ha anche sottolineato che: “Le riaperture comportano un inevitabile aumento dei contagi. Ma penso che non sarà come la seconda e che riusciremo a controllarla senza dover ricorrere a nuove improvvise chiusure“.

Ovviamente si tratta di rumors ed in quanto tali potrebbero essere soggetti a cambiamenti repentini, dovuti sia alla situazione politica in corso di definizione, sia all’evolversi dell’emergenza sanitaria. La situazione è infatti in continua evoluzione ed anche l’informazione sulla questione può mutare di conseguenza, ma è giusto informare sugli aggiornamenti che si susseguono. sb/AGIMEG