Report Piemonte su gioco d’azzardo patologico: “Il gioco illegale cresce quando manca quello legale? Non c’è evidenza”. Ma per il procuratore antimafia Cafiero de Raho: “E’ necessario incrementare il gioco legale per sottrarre risorse alla criminalità organizzata”

“La limitazione dell’offerta di gioco legale ha aumentato il ricorso al gioco illegale?”, si legge ancora sul report “Le politiche di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico in Piemonte – L’evoluzione del fenomeno, l’attuazione della legge regionale 9/2016 e le attività del Piano Triennale”, presentato oggi in commissione congiunta terza, quarta e Legalità del Piemonte, che fotografa la situazione del fenomeno dopo l’applicazione della legge regionale di contrasto al gioco d’azzardo. “Da un lato, si sostiene che una forte limitazione nell’offerta di gioco rappresenti un incentivo per i giocatori d’azzardo a spostarsi a forme di gioco illegale. Secondo questa impostazione esiste una domanda di gioco d’azzardo che potremmo definire ‘naturale’ che, se non trova ampie risposte nel gioco legale, ricorre al mercato illegale. Dall’altro lato, vi è chi sostiene al contrario che vi sia una forte relazione tra l’aumento nell’offerta di gioco d’azzardo legale e la crescita di domanda di gioco anche illegale. Una grande offerta di gioco legale allarga la popolazione dei giocatori; anche di quelli che potenzialmente passeranno dal gioco legale a quello illegale, che promette maggiori margini di guadagno. Senza considerare lo stimolo che proviene dal gioco legale alla crescita indotta di altri fenomeni criminali”.
“Si tratta peraltro di un fenomeno che viene sottolineato anche dalle parole dello stesso Procuratore Cafiero de Raho” afferma il report: “Prima dell’emersione del gioco da illegale a pubblico/legale, le bische e gli allibratori clandestini lucravano elevate percentuali sulle giocate e sulle scommesse, e generavano un business parallelo, quello dell’usura. Quando il gioco è diventato “pubblico”, il volume dell’illegale si è certamente ridotto, ma la criminalità organizzata, infiltrandolo, ha iniziato a utilizzare l’area grigia ad esso collegata come clamorosa opportunità per riciclare denaro sporco proveniente da altre attività illecite, soprattutto dalla droga”. Dichiarazioni che tuttavia il Procuratore antimafia ha espresso nel 2019, mentre nei giorni scorsi, ha affermato che “è necessario incrementare il gioco legale per sottrarre risorse alla criminalità organizzata e monitorare in modo puntuale tutta la filiera. Molteplici inchieste hanno dimostrato quanto il gioco illegale sia un indotto gestito dalle mafie e dalla ‘Ndrangheta; per questo occorre rafforzare la rete di controllo anche online per riuscire a determinare una rete di monitoraggio coordinata”. cr/AGIMEG