“La Nota integrativa al Rendiconto generale dello Stato per lo stato di previsione dell’entrata espone le risultanze della gestione in base a quanto disposto della legge del 31 dicembre 2009, n. 196, articolo 35, comma 3. (…) In generale, la formazione dei residui di versamento è riconducibile, in larga parte, ai meccanismi di riversamento diretto nelle casse degli enti ad autonomia differenziata dei tributi statali compartecipati, nonché alle modalità di recupero a carico dei medesimi enti di somme dovute allo Stato sulla base della legislazione vigente. Più recentemente, a tali motivazioni si sono aggiunti altri fenomeni a seguito di alcune modifiche normative. Precisamente, i resti da versare complessivi, i quali, come si evince dalla precedente tabella, si concentrano prevalentemente nel titolo I di entrata, sono dovuti a: (…) le quote dei proventi dei giochi statali in concessione trattenute dai concessionari a titolo di aggio e per il pagamento delle vincite di piccolo importo che gli stessi possono erogare direttamente ai giocatori. Tali somme sono oggetto di regolazione contabile, a carico di appositi capitoli di spesa del Ministero dell’economia e delle finanze, nel corso dell’esercizio e, per le giocate che si riferiscono agli ultimi mesi dell’anno, nell’esercizio successivo. Rientrano tra questa tipologia, i proventi del lotto, delle lotterie istantanee e tradizionali, e del bingo. La diminuzione di tali resti da versare rispetto all’anno 2020 (i cui resti erano pari a 2.749 milioni di euro) è riconducibile, all’effettuazione, già nell’esercizio di competenza, della suddetta regolazione contabile della quasi totalità di aggi e vincite dell’anno in corso, riducendo pertanto la quota da regolare nell’esercizio successivo”. E’ quanto si legge nel Rendiconto Generale della Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2021 presentato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze (Franco).
“Relativamente al comparto delle entrate extra-tributarie, il volume dei residui si attesta, complessivamente, a 107.483 milioni di euro, di cui 3.213 milioni di euro riguardano le somme rimaste da versare e 104.271 milioni di euro si riferiscono alle somme rimaste da riscuotere. Come per i residui relativi alle entrate tributarie, anche le somme rimaste da riscuotere per le entrate extra-tributarie scontano le riduzioni già operate negli anni pregressi relativamente al condono tombale di cui alla legge n. 413/1991, per circa 9.897 milioni di euro. Dall’analisi per categorie di entrata emerge che i resti da riscuotere si concentrano, principalmente, nella categoria riguardante i recuperi, rimborsi e contributi (categoria XI), per un totale di circa 50.933 milioni di euro, e in quella relativa ai proventi dei servizi pubblici minori (categoria VII), per complessivi 43.747 milioni di euro. Rientrano nella prima, in particolare, gli importi ancora da riscuotere per interessi e sanzioni relativi a violazioni in materia di imposte (per i quali è stata effettuata una riduzione per i crediti ritenuti inesigibili analoga a quella applicata alla componente tributaria); rientrano, invece, nella seconda i residui connessi alle multe e sanzioni varie afferenti a fattispecie di natura non tributaria, alle oblazioni e condanne a pene pecuniarie per contravvenzioni alle norme per la tutela stradale. Anche le somme rimaste da versare del titolo II si concentrano nelle medesime categorie: 1.855 milioni di euro nella categoria VII, generati principalmente dalla gestione del gioco del bingo e delle lotterie istantanee e tradizionali; 946 milioni di euro nella categoria XI riferiti prevalentemente ai capitoli collegati alle sanzioni connesse alla riscossione delle imposte sia dirette, che indirette, nonché a quelle in materia di accise e di imposte di consumo”, aggiunge.
“Il Corpo della Guardia di Finanza ha delineato per il 2021 un piano coerente con le politiche di settore e con il quadro socio-economico di riferimento, al fine di contrastare gli illeciti, anche di natura internazionale, maggiormente lesivi e insidiosi per il sistema-Paese secondo linee d’azione connotate da elevata flessibilità e dinamismo che, tenuto conto anche del protrarsi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, sono state funzionali sia a valorizzare le ampie potestà attribuite al Corpo dall’ordinamento giuridico e la proiezione investigativa propria di una Forza di polizia economico-finanziaria a competenza generale, sia a contenere l’impatto dell’attività operativa sull’economia sana del Paese e ad incentivare la compliance, nell’ambito di un più ampio sistema che ha agevolato questa tendenza anche con misure di semplificazione e sostegno al sistema produttivo. A tal fine, è stata consolidata la capacità dell’Istituzione di orientare i propri interventi, in modo mirato e selettivo, verso obiettivi connotati da un elevato profilo di rischio, facendo leva sulla capacità di analisi avanzata e integrata delle informazioni contenute nelle banche dati operative in uso, la cui interoperabilità è stata ulteriormente intensificata, sull’uso di sistemi di intelligenza artificiale, anche in ottica predittiva, sull’attività di intelligence, sul controllo economico del territorio, sulla sistematica circolazione del materiale probatorio acquisito in tutti i segmenti della missione istituzionale, a garanzia della completezza e della trasversalità d’intervento del Corpo nelle sue varie componenti operative, e sull’impiego preminente delle risorse nei settori di servizio più strategicamente rilevanti, con modalità adeguatamente calibrate in funzione delle peculiari caratteristiche delle varie aree geografiche del Paese. Più in dettaglio, la Guardia di Finanza ha rivolto la propria azione, con proiezione ultra nazionale, nei confronti dei fenomeni maggiormente lesivi per il bilancio dell’Unione europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, quali (…) l’elusione fiscale e l’economia sommersa, elaborando analisi di rischio congiunte con l’Agenzia delle Entrate, tanto per finalità strategiche di mappatura dei fenomeni evasivi, quanto per la predisposizione di piani d’intervento integrati, al fine di evitare sovrapposizioni e duplicazioni, il tutto anche mediante il costante ricorso agli strumenti della cooperazione tributaria internazionale e, in particolare, allo scambio automatico di informazioni; (…) ha proseguito l’azione di contrasto al contrabbando, anche di tabacchi lavorati esteri, e alle frodi nel settore doganale e in materia di accise, nonché agli illeciti nel comparto dei giochi e delle scommesse, sia rafforzando le sinergie in atto con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sia ampliando e valorizzando il patrimonio informativo a disposizione con il complesso dei dati presenti in ambito doganale, in funzione dell’elaborazione di analisi di rischio finalizzate a consolidare i livelli di sicurezza e di competitività del sistema doganale italiano, a garantire la fluidità dei traffici commerciali e a creare nuove opportunità di sviluppo e benessere per il Paese, sia istituendo rapporti di collaborazione con i competenti organi collaterali esteri e con le amministrazioni responsabili dell’attuazione della specifica disciplina; (…) ha conferito priorità all’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette che presentavano connessioni con i tentativi di infiltrazione della criminalità nel sistema economico, con gli abusi di mercato e con l’indebito utilizzo delle misure a sostegno della liquidità di cittadini e imprese, individuando e sequestrando i patrimoni illeciti e supportando la complementare applicazione degli istituti di prevenzione finalizzati all’amministrazione e al controllo di aziende potenzialmente conniventi; ha contrastato il riciclaggio dei proventi illeciti, il finanziamento del terrorismo, l’usura, i reati finanziari, societari e fallimentari, il falso monetario, la contraffazione di marchi, segni distintivi, brevetti, disegni, indicazioni geografiche e denominazioni di origine di prodotti agroalimentari, le violazioni alla normativa a tutela del diritto d’autore e del Made in Italy, la vendita di prodotti insicuri e pericolosi, i traffici illeciti, tra cui quelli di sostanze stupefacenti e di armi, e il favoreggiamento dell’immigrazione irregolare via mare”, si legge.
Ecco i volumi contenenti i dati sul gioco:
cdn/AGIMEG