Al Senato, l’Assemblea ha approvato in via definitiva, con 170 voti favorevoli, 27 contrari e un’astensione, il Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per il 2021 e, con 168 voti favorevoli, 26 contrari e un’astensione, le disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per il 2022, illustrati dai relatori, senatrice Faggi e senatore Fantetti, su mandato dalla Commissione Bilancio.
“L’incremento complessivo del gettito di competenza atteso delle entrate tributarie, deriva dall’aumento delle imposte dirette per 15,6 miliardi di euro, collegato ad una previsione piu` favorevole di tutti i principali tributi, e dall’aumento delle imposte indirette per 10,1 miliardi di euro, collegato all’incremento dell’Iva, in particolare sugli scambi interni e sulle importazioni, e delle entrate derivanti dal prelievo erariale sugli apparecchi e congegni di gioco; l’aumento delle spese finali rispetto alle previsioni di bilancio, di 10,1 miliardi di euro, interamente determinato dalle variazioni per atto amministrativo (+12,4 miliardi), cui si aggiunge la proposta di assestamento di riduzione delle spese finali per quasi -2,3 miliardi”. E’ quanto affermato in V Commissione Bilancio il relatore Fantetti (Misto-IaC (I-C-EU-NdC (NC))).
“Le entrate tributarie recepiscono principalmente l’adeguamento alle stime del DEF 2022, con un incremento di 25,7 miliardi di euro, per la competenza. Nel complesso, rispetto alle previsioni iniziali, si registra un aumento delle imposte dirette, per 15,6 miliardi di euro, collegato ad una previsione piu` favorevole di tutti i principali tributi, in particolare delle ritenute Irpef sui redditi da lavoro dipendente, dell’autoliquidazione Ires, dell’imposta sostitutiva per la rideterminazione dei valori di acquisto di partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati e delle imposte sostitutive sulle plusvalenze e sui fondi pensione, e delle imposte indirette, per 10,1 miliardi di euro, collegato all’incremento dell’Iva, in particolare sugli scambi interni e sulle importazioni, e delle entrate derivanti dal prelievo erariale sugli apparecchi e congegni di gioco”, ha aggiunto.
“Il Governo afferma che anche l’andamento delle entrate derivanti da attivita` di accertamento e controllo, incluse le riscossioni da ruoli, mostra un risultato piu` favorevole rispetto alle previsioni del DEF 2022, spiegando, per la sola componente riferita alla riscossione coattiva, la differenza tra la variazione di cassa e quella di competenza. L’aggiornamento tiene, altresı`, conto di una revisione delle entrate da giochi (in particolare dei proventi del lotto e del prelievo erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento), sulla scorta dei piu` recenti dati di monitoraggio che evidenziano una dinamica meno favorevole rispetto a quanto indicato nel documento programmatico. Sul lato della spesa, viene previsto un incremento netto pari a 1.082 milioni di euro in termini di competenza e cassa. Tale incremento, attinente allo stato di previsione del MEF, deriva da una riduzione di 468 milioni della Missione 3 – Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali, programma 6 – Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria e da un incremento di 1.550 milioni della Missione 29 – Politiche economiche finanziarie e tutela della finanza pubblica, programma 5 – Regolazioni contabili, restituzioni e rimborsi di imposte. Tale aumento, in particolare, tiene conto della destinazione di 1.000 milioni all’incremento per il 2022 del Fondo sanitario nazionale. L’effetto netto di miglioramento del saldo netto da finanziare risulta pari quindi a 18.781 milioni in termini di competenza e a 19.538 milioni in termini di cassa. Il Governo evidenzia altresı` che l’effetto netto sull’indebitamento netto delle Pubbliche amministrazioni risulta pari a 11,1 miliardi, risultanti da maggiori entrate nette per 12,1 miliardi rispetto alle previsioni del conto economico della P.A. incorporate nel DEF 2022, e maggiori spese per 1 miliardo per il finanziamento aggiuntivo del Fondo sanitario nazionale, disposto con l’emendamento medesimo. Il Governo segnala ulteriori miglioramenti rispetto al DEF per 3,2 miliardi, di cui 0,9 dovuti a maggiori entrate per contributi sociali e 2,3 ad «ulteriori variazioni migliorative che non trovano scritturazione nel bilancio dello Stato» e che pertanto non hanno riflessi nell’emendamento in esame. L’effetto migliorativo complessivo in termini di indebitamento netto della P.A. ammonta a 14,3 miliardi, il quale corrisponde a quello oggetto di utilizzazione per effetto della deliberazione adottata dalle Camere a maggioranza assoluta, ai sensi dell’art. 6 della legge n. 243 del 2012, il 28 luglio scorso, a seguito della presentazione di apposita Relazione al Parlamento. Per ulteriori approfondimenti, rinvia al dossier dei Servizi del bilancio e dei Servizi studi del Senato e della Camera dei deputati”, conclude.
“L’aumento delle entrate per complessivi 49,3 miliardi di euro, dovuta per 10,5 miliardi alle variazioni per atto amministrativo e per 38,8 miliardi alle variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento, che interessa principalmente le entrate tributarie, per circa 25,7 miliardi. L’incremento complessivo del gettito di competenza atteso delle entrate tributarie, deriva dall’aumento delle imposte dirette per 15,6 miliardi di euro, collegato ad una previsione più favorevole di tutti i principali tributi, e dall’aumento delle imposte indirette per 10,1 miliardi di euro, collegato all’incremento dell’IVA, in particolare sugli scambi interni e sulle importazioni, e delle entrate derivanti dal prelievo erariale sugli apparecchi e congegni di gioco; l’aumento delle spese finali rispetto alle previsioni di bilancio, di 10,1 miliardi di euro, interamente determinato dalle variazioni per atto amministrativo (+12,4 miliardi), cui si aggiunge la proposta di assestamento di riduzione delle spese finali per quasi -2,3 miliardi. Sulla proposta di assestamento incide la riduzione della spesa per interessi per circa -2,7 miliardi e della spesa in conto capitale per circa -880 milioni, dalla proposta di incremento della spesa corrente primaria (+1,3 miliardi)”, ha aggiunto in Aula.
“Per quanto concerne le entrate finali, il disegno di legge di assestamento reca una proposta di aumento per 38,8 miliardi rispetto alle previsioni formulate con la legge di bilancio 2022. Le entrate tributarie recepiscono principalmente l’adeguamento alle stime del DEF 2022, con un incremento di 25,7 miliardi di euro, per la competenza. Nel complesso, rispetto alle previsioni iniziali, si registra un aumento delle imposte dirette, per 15,6miliardi di euro, collegato ad una previsione più favorevole di tutti i principali tributi, in particolare delle ritenute Irpef sui redditi da lavoro dipendente, dell’autoliquidazione Ires, dell’imposta sostitutiva per la rideterminazione dei valori di acquisto di partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati e delle imposte sostitutive sulle plusvalenze e sui fondi pensione, e delle imposte indirette, per 10,1 miliardi di euro, collegato all’incremento dell’IVA, in particolare sugli scambi interni e sulle importazioni, e delle entrate derivanti dal prelievo erariale sugli apparecchi e congegni di gioco. Le entrate extratributarie registrano, nel complesso, un incremento pari a 13,1 miliardi di euro in termini di competenza (12,8 miliardi di euro in termini di cassa), determinato, in misura prevalente, dai versamenti erogati dall’Unione europea a titolo di contributi a fondo perduto per l’attuazione del dispositivo di ripresa e resilienza (PNRR), pari a 11,5 miliardi (cap. 3515/Entrata), nonché dai maggiori proventi attesi per le risorse proprie tradizionali riscosse per conto dell’Unione europea, per 1,1 miliardi di euro, e dai maggiori dividendi da versare da parte delle società a partecipazione pubblica, per 200 milioni di euro), Come per le entrate tributarie, l’incremento delle previsioni di cassa per le entrate del Titolo II tiene conto della ulteriore riduzione delle riscossioni a mezzo ruolo, la cui flessione è stata già considerata nelle stime del DEF 2022. Le entrate da alienazione, ammortamento e riscossione di crediti registrano una contrazione di 36 milioni di euro, sia di competenza che di cassa, interamente imputabile ad un allineamento alle previsioni dello scorso aprile elaborate per il DEF”, ha detto ancora.
“Nel corso dell’esame da parte della Camera dei deputati, è stato approvato un emendamento del Governo che recepisce, per l’anno 2022, un incremento delle entrate tributarie pari a 19.863 milioni in termini di competenza e di 20.620 milioni in termini di cassa. L’incremento riflette i versamenti riscontrati nei primi sei mesi del 2022 e i primi dati relativi ai versamenti F24 del mese di luglio. Secondo il Governo, tale miglioramento netto riflette l’andamento favorevole dell’Irpef e dell’IRES, principalmente per i risultati dei versamenti in autoliquidazione proiettati a tutto l’anno, nonché dell’IVA (al netto dell’extra-gettito utilizzato per finanziare la riduzione delle accise), sia sugli scambi interni sia sulle importazioni, quest’ultima trainata, in particolare, dai prezzi elevati delle materie prime energetiche e, in parte, anche dall’incremento dei volumi delle merci importate. Il Governo afferma che anche l’andamento delle entrate derivanti da attività di accertamento e controllo, incluse le riscossioni da ruoli, mostra un risultato più favorevole rispetto alle previsioni del DEF 2022, spiegando, per la sola componente riferita alla riscossione coattiva, la differenza tra la variazione di cassa e quella di competenza. L’aggiornamento tiene, altresì, conto di una revisione delle entrate da giochi (in particolare dei proventi del lotto e del prelievo erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento), sulla scorta dei più recenti dati di monitoraggio che evidenziano una dinamica meno favorevole rispetto a quanto indicato nel documento programmatico. Sul lato della spesa, viene previsto un incremento netto pari a 1.082 milioni di euro in termini di competenza e cassa. Tale incremento, attinente allo stato di previsione del MEF, deriva da una riduzione di 468 milioni della Missione 3 – Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali, programma 6 – Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria e da un incremento di 1.550 milioni della Missione 29 – Politiche economiche-finanziarie e tutela della finanza pubblica, programma 5 – Regolazioni contabili, restituzioni e rimborsi di imposte. Tale aumento, in particolare, tiene conto della destinazione di 1.000 milioni all’incremento per il 2022 del Fondo sanitario nazionale. L’effetto netto di miglioramento del saldo netto da finanziare risulta pari quindi a 18.781 milioni in termini di competenza e a 19.538 milioni in termini di cassa”, ha concluso.
Ecco tutte le tabelle riguardanti i giochi:
cdn/AGIMEG