Camera: via libera a Rendiconto 2021 e Assestamento 2022

Nella seduta di martedì 2 agosto la Camera ha approvato i disegni di legge: Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2021 (A.C. 3675​); Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2022 (A.C. 3676-A​).

“L’incremento complessivo del gettito di competenza atteso dalle entrate tributarie deriva dall’aumento delle imposte dirette per 15,6 miliardi di euro, collegato a una previsione più favorevole di tutti i principali tributi, dall’aumento delle imposte indirette per 10,1 miliardi di euro, collegato all’incremento dell’IVA, in particolare sugli scambi interni e sulle importazioni, e dalle entrate derivanti dal prelievo erariale sugli apparecchi e congegni di gioco”. E’ quanto ha detto Roberto Pella (FI) in Aula alla Camera.

“Il 1° agosto 2022 è stato presentato al disegno di legge recante disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2022 (C. 3676-A) l’emendamento del Governo Tab. 1.100”, si legge nel Dossier di Verifica di quantificazione al testo.

“L’emendamento reca, per il 2022, un incremento delle entrate tributarie pari a 19.863 milioni in termini di competenza e di 20.620 milioni in termini di cassa. Nella seguente tabella è riportata la composizione delle entrate tributarie, che determina il predetto miglioramento, che si registra sul saldo di bilancio (saldo netto da finanziare), come indicata dall’emendamento:

Sul lato della spesa, viene previsto un incremento netto pari a 1.082 milioni di euro in termini di competenza e cassa. Tale incremento, attinente allo stato di previsione del MEF, deriva da una riduzione di 468 milioni della Missione 3 – Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali, programma 6 – Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria e da un incremento di 1.550 milioni della Missione 29 – Politiche economiche finanziarie e tutela della finanza pubblica, programma 5 – Regolazioni contabili, restituzioni e rimborsi di imposte. La relazione tecnica, evidenzia che l’emendamento recepisce, sul lato delle entrate, un incremento netto delle grandezze di riferimento, registrate sulla base dei versamenti riscontrati nei primi sei mesi del 2022 e dei primi dati relativi ai versamenti F24 del mese di luglio. È stata quindi effettuata una proiezione del gettito tributario 2022, i cui risultati sono stati posti a confronto con le previsioni contenute nel DEF, aggiornato con gli effetti dei decreti legge successivi. Con riferimento alle entrate, afferma che il miglioramento netto riflette l’andamento favorevole dell’IRPEF e dell’IRES, principalmente per i risultati dei versamenti in autoliquidazione proiettati a tutto l’anno, nonché dell’IVA (al netto dell’extra-gettito utilizzato per finanziare la riduzione delle accise), sia sugli scambi interni sia sulle importazioni, quest’ultima trainata, in particolare, dai prezzi elevati delle materie prime energetiche e, in parte, anche dall’incremento dei volumi delle merci importate. La RT afferma che anche l’andamento delle entrate derivanti da attività di accertamento e controllo, incluse le riscossioni da ruoli, mostra un risultato più favorevole rispetto alle previsioni del DEF, spiegando, per la sola componente riferita alla riscossione coattiva, la differenza tra la variazione di cassa e quella di competenza. L’aggiornamento tiene, altresì, conto di una revisione delle entrate da giochi (in particolare dei proventi del lotto e del prelievo erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento), sulla scorta dei più recenti dati di monitoraggio che evidenziano una dinamica meno favorevole rispetto a quanto indicato nel documento programmatico. Con riferimento alla spesa, la RT precisa che l’aumento di 1.082 milioni tiene conto della destinazione di 1.000 milioni all’incremento per il 2022 del Fondo sanitario nazionale. L’effetto netto di miglioramento del saldo netto da finanziare risulta pari quindi a 18.781 milioni in termini di competenza e a 19.538 milioni in termini di cassa”, aggiunge.

“In merito ai profili di quantificazione, con particolare riguardo alle variazioni sul lato della spesa, tenendo conte delle informazioni desumibili dalla relazione tecnica, si osserva che l’incremento per 1,55 miliardi sulla missione Missione 29 – Politiche economiche finanziarie e tutela della finanza pubblica, programma 5 – Regolazioni contabili, restituzioni e rimborsi di imposte, è da porre in relazione con l’incremento dell’IRAP per 1,468 miliardi (maggiore entrata registrata sul conto della p.a.), di cui dà conto la relazione tecnica. Andrebbe in primo luogo chiarita l’origine e la destinazione dell’ulteriore importo per 82 milioni riversato sulla missione 29 per l’esercizio 2022. Per quanto attiene al maggior gettito Irap (1,468 miliardi), secondo le informazioni riportate dalla RT, solo la quota di 1 miliardo viene destinata al Fondo sanitario nazionale a fronte di maggiori oneri derivanti dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche nonché ad integrazione delle risorse finanziarie disposte dall’art. 40 del DL 50 del 2022 e per i maggiori oneri per il contrasto al Covid-19. I restanti 0,468 miliardi sono utilizzati per la riduzione di pari importo della missione 3 per la parte relativa al Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria (programma 6- unità di voto 2.4). Detta quota è quindi inclusa nel miglioramento complessivo sia del saldo netto da finanziare sia del saldo di indebitamento netto della p.a. In ordine alla predetta ricostruzione andrebbe acquisita una conferma dal Governo. La relazione tecnica esplicita altresì l’impatto delle variazioni proposte sul saldo di indebitamento netto della p.a. Viene in primo luogo evidenziato che l’effetto netto su tale saldo della proposta emendativa in esame, che risulta pari a 11,1 miliardi, risultanti da maggiori entrate nette per 12,1 mld. rispetto alle previsioni del conto economico della p.a. incorporate nel DEF, e maggiori spese per 1 miliardo per il finanziamento aggiuntivo del Fondo sanitario nazionale, disposto con l’emendamento in esame. La RT segnala ulteriori miglioramenti rispetto al DEF per 3,2 miliardi, di cui 0,9 dovuti a maggiori entrate per contributi sociali e 2,3 ad “ulteriori variazioni migliorative che non trovano scritturazione nel bilancio dello Stato” e che pertanto non hanno riflessi nell’emendamento in esame. In merito ai profili di quantificazione, si evidenzia che, in base alle indicazioni della RT, l’effetto migliorativo complessivo in termini di indebitamento netto della p.a. ammonta a 14,3 miliardi: tale importo corrisponde a quello oggetto di utilizzazione per effetto della deliberazione adottata dalle Camere a maggioranza assoluta, ai sensi dell’art. 6 della legge n. 243 del 2012, il 28 luglio scorso, a seguito della presentazione di apposita Relazione al Parlamento (presentata il 26 luglio 2022). Si osserva peraltro che l’importo di 14,3 miliardi indicato dalla RT in esame costituisce un saldo tra maggiori entrate e maggiori spese, che sconta anche il finanziamento aggiuntivo di 1 miliardo per il FSN. Pertanto il miglioramento complessivo rilevato rispetto alle stime del DEF dell’aprile 2022 ammonta a 15,3 miliardi, superiore di 1 miliardo rispetto alla previsione sottesa alla Relazione al Parlamento presentata il 26 luglio scorso. Tale miglioramento aggiuntivo, destinato al FSN, è oggetto di utilizzo per effetto dell’emendamento in esame, ferma restando la destinazione di 14,3 miliardi al provvedimento urgente di prossima emanazione, indicato nella citata Relazione al Parlamento. In ordine a tale ricostruzione appare utile una conferma da parte del Governo. La relazione tecnica non dà conto dei fattori specificamente alla base del predetto ulteriore miglioramento di 1 miliardo rispetto alle previsioni sottese alla Relazione al Parlamento, ma elenca complessivamente le componenti alla base dell’incremento di 12,1 miliardi in termini di entrate. Si tratta del maggior gettito che affluisce al bilancio dello Stato per 2,957 miliardi di imposte dirette, di 7,414 di imposte indirette. Sono inoltre segnalati incrementi per 0,261 miliardi per entrate da accertamento e controllo e da ruolo, da compensazione di imposte dirette ed indirette, dalle vincite ed aggi del gioco del lotto. Inoltre sono indicate maggiori entrate Irap per 1,468 miliardi. Come già segnalato, ai 12,1 miliardi vanno ad aggiungersi poste di miglioramento del deficit (che non hanno impatto sul saldo di bilancio) per 0,9 miliardi dovute a contributi sociali e per ulteriori 2,3, di cui non vengono specificate le singole componenti. In merito ai profili di quantificazione, si evidenzia che, per quanto attiene alle variazioni apportate dall’emendamento in esame – che determinano effetti sia sul saldo di bilancio sia sull’indebitamento netto della p.a. – la relazione tecnica non esplicita in modo puntuale le poste di raccordo tra gli effetti stimati sui due diversi saldi. Nella tabella che segue si pongono a raffronto le componenti di maggiori entrate nette risultanti dall’emendamento e dalla relazione tecnica sui due saldi di finanza pubblica”, continua.

cdn/AGIMEG