“La decisione del Governo di non impugnare la nostra legge contro la ludopatia non e’ solo un atto burocratico. E’ il segnale che la Lombardia, varando un provvedimento per far fronte in modo concreto e articolato al dramma causato dalla dipendenza da gioco d’azzardo, ha colto nel segno. Il Consiglio dei Ministri, di fatto, ci dà ancora maggior forza, per lavorare all’applicazione delle nostre norme, per affrontare con efficacia un problema sociale che sta raggiungendo dimensioni sempre piu’ preoccupanti”. Lo affermano il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e l’assessore al Territorio e Urbanistica Viviana Beccalossi, team leader del gruppo di lavoro che ha varato la Legge regionale 8 ‘Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico’. “La nostra legge – dichiarano – e’ uno strumento di buon senso, nato dalla semplice osservazione della realta’ e dei numeri, che ci dicono come nel Paese il fenomeno della ludopatia sia in continua ascesa e che la Lombardia sia la regione italiana con la maggiore spesa assoluta per il gioco. Ogni Lombardo, secondo le stime piu’ recenti, gioca in media 1700 euro all’anno e la dipendenza da gioco colpisce in modo tragico le categorie piu’ deboli come pensionati e disoccupati”. “Il nostro obiettivo – continua Viviana Beccalossi – non e’ solo quello di mettere divieti, ma quello di investire in formazione e prevenzione, cogliendo l’esigenza di comunicare il pericolo legato alla dipendenza e intervenire con tutti gli strumenti socio-sanitari in grado di curare chi ne e’ colpito. Nelle prossime settimane – continuano Maroni e Beccalossi – arriveranno in Giunta i primi provvedimenti applicativi della Legge, come il regolamento sulle distanze minime obbligatorie dai luoghi sensibili e le misure di agevolazione fiscale. La Lombardia e’ pronta a partire e ci fa piacere constatare che anche altre Regioni stiano seguendo questo percorso”. “Tutti insieme – concludono Maroni e Beccalossi – dobbiamo ribadire un concetto chiaro e forte: lo Stato non puo’ fare di un problema sociale un modo per aumentare le proprie entrate. Purtroppo constatiamo, pero’, che nell’ultima Finanziaria il Governo e’ riuscito a trovare spazio per l’ennesimo emendamento sul rilascio di nuove concessioni ai gestori: sappiamo quindi che la strada e’ ancora in salita”. rg/AGIMEG