Regione Lazio, Piano triennale prevenzione corruzione 2021/23: “Con infiltrazioni nel settore di giochi e scommesse mafie producono nuovi capitali e riciclano denaro da attività illecite”

Adottare un Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione per gli anni 2021-2023 che rafforzi la lotta alle infiltrazioni criminali nel Lazio. E’ quanto prevede l’atto della Giunta della Regione (Deliberazione 1 aprile 2021, n. 177) pubblicato oggi nel Bollettino Ufficiale. Nella Regione le infiltrazioni mafiose riguardano anche il gioco, come si legge nella delibera. “Occorre sottolineare che il territorio della Regione Lazio è caratterizzato dalla presenza di gravi infiltrazioni di stampo mafioso, come sottolineato nella Relazione della DIA del secondo semestre e all’interno del volume “Mafie nel Lazio”, aggiornamento 2020. L’alta densità abitativa del Lazio ed in particolare della provincia di Roma si riflette inevitabilmente sulle dinamiche criminali del territorio. La compresenza, infatti, di rilevanti interessi economici e politici, ma anche di aree degradate nelle periferie urbane, fanno della regione un territorio ideale per le organizzazioni criminali che vogliono mimetizzarsi o instaurare proficue relazioni d’affari con i sodalizi locali. Un territorio, specie quello della Capitale, che offre molteplici possibilità di investimenti, legate al settore turistico-ricettivo, immobiliare, edilizio, commerciale e finanziario, fino ai servizi alla persona, compreso il mondo della sanità.
Secondo il rapporto, nel Lazio le organizzazioni criminali si presentano con il volto violento dei clan e con la forza criminale imprenditoriale rappresentata dai loro capitali sporchi. Si tratta di una presenza plurima e diversificata a carattere sicuramente non monopolistico. Non c’è infatti un soggetto in posizione di forza e quindi di preminenza sugli altri ma sullo stesso territorio convivono e interagiscono diverse organizzazioni criminali, innanzitutto gruppi che costituiscono proiezioni delle mafie tradizionali. Insieme a queste proiezioni sullo stesso territorio coesistono inoltre gruppi criminali che danno vita a proprie associazioni di matrice autoctona accomunate dall’utilizzo del cosiddetto metodo mafioso. In particolare, nella gestione delle sale da gioco sembra essersi realizzata la più proficua convergenza di interessi tra le varie consorterie mafiose. L’infiltrazione nel settore dei giochi e delle scommesse è risultata funzionale sia alla produzione di nuovi capitali, sia al riciclaggio di quelli derivanti da altre attività illecite”. cr/AGIMEG