“Il Pnrr che stiamo esaminando in Parlamento è lo stesso che ha fatto cadere il governo Conte, non è lo stesso che sarà inviato il 30 aprile a Bruxelles e per questo chiediamo che venga adeguatamente discusso in Parlamento tenendo conto del serio lavoro che è stato svolto nelle commissioni” E’ quanto dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi, segretario della commissione Finanze. “Parliamo – sottolinea de Bertoldi – di un piano da 206 miliardi, ma dobbiamo osservare che nell’ultimo anno sono stati stanziati con scostamenti di bilancio già 180 miliardi, per cui la somma di questo Pnrr è già quasi tutta impegnati per i debiti contratti”. “Soldi – osserva de Bertoldi – che non hanno dato risposte sui trasporti, sulla scuola visto che ci troviamo ancora con la didattica a distanza, che non hanno dato risposte ai ristori e sostegni tanto attesi dalle categorie colpite dalla pandemia”. ”Serve il passaggio in Parlamento prima del 30 aprile – conclude de Bertoldi – nella speranza che le proposte di Fratelli d’Italia in materia di fisco, frutto del lavoro in commissione, vengano recepite nel testo del Pnrr”.
“Se l’Italia non riforma il suo sistema giudiziario non vi potrà essere nessuna vera ripresa economica e in questo Pnrr non vengono investite risorse sufficienti per cambiare la nostra giustizia, che è la grande assente di questo piano”, ha aggiunto il senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni, vicepresidente della commissione Giustizia.
“Quello che stiamo discutendo è Recovery Plan vecchio, ereditato dal governo Conte, e superato che non sarà quello definitivo che l’Esecutivo di Mario Draghi presenterà in Unione europea. Un testo che manca di una visione d’Italia, di Paese del tutto lontano dagli italiani. Fratelli d’Italia avrebbe voluto il pieno coinvolgimento del Parlamento e soprattutto la possibilità di emendare un testo che al momento non c’è e non sappiamo quando arriverà. Infatti, è impensabile che il premier Draghi presenti in Europa un Recovery Plan che non sia stato oggetto di esame da parte del Parlamento”. Così il senatore di Fratelli d’Italia, Gaetano Nastri, vicepresidente della Commissione Ambiente, intervenendo in Aula. “Sui temi dell’ambiente FdI chiede la modifica dell’ecobonus al 110 per cento, che l’eccessiva burocrazia ne ha limitato la sua capacità espansiva. Bisogna lavorare a un’azione di semplificazione nei vari procedimenti amministrativi, essenziale per rilanciare l’economia. E poi prevedere il suo allargamento ad alcune tipologie di immobili e aziende oggi escluse, come il settore del turismo, quello alberghiero, oppure quegli immobili ex produttivi, oggi inutilizzati, e questo anche in chiave di rigenerazione urbana. Chiediamo che si lavori in questo senso, affinchè si creino quei processi virtuosi sul piano ambientale capaci di fare da volano all’economia reale”, conclude il senatore Nastri. cdn/AGIMEG