Il nuovo Rapporto Zoomafia fa luce su crimini contro gli animali, spesso sistematici e seriali, commessi in Italia. Il Rapporto Zoomafia 2023, alla sua ventiquattresima edizione, redatto da Ciro Troiano con il patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto, analizza infatti lo sfruttamento criminale di animali avvenuto nel 2022.
Le corse clandestine di cavalli si attestano tra le prime emergenze dei crimini zoomafiosi. Non solo per le varie forme di maltrattamento che subiscono gli animali, ma anche perché è il settore più a rischio infiltrazioni criminalità organizzata. Nel 2022 sono stati registrati 6 interventi delle forze dell’ordine, 6 corse clandestine denunciate, 54 persone denunciate, 5 cavalli sequestrati. In 25 anni, ovvero dal 1998 al 2022 compreso, sono state denunciate 4223 persone, 1389 cavalli sequestrati e 155 corse e gare clandestine bloccate o denunciate. Sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto diffuso dalla Lega Antivivisezione Animali.
“Possiamo individuare, così come emerge dall’analisi del presente Rapporto, gli interessi della criminalità organizzata in senso stretto, acclarati da indagini ed esiti investigativi, nei seguenti filoni: corse clandestine di cavalli, illegalità nell’ippica, scommesse clandestine e controllo dei centri di raccolta scommesse anche on-line, mercato del pesce, abigeato, macellazione clandestina e controllo dei pascoli”, si legge nel documento.
Riguardo i combattimenti tra animali, “negli anni scorsi sono state portate a termine diverse inchieste che hanno dimostrato come i gruppi criminali dediti alle lotte clandestine siano diramati su tutto il territorio nazionale e facciano un uso spregiudicato dei Social. Molti di questi gruppi utilizzano Internet per fissare incontri, organizzare i combattimenti, pattuire scommesse, comprare e vendere cani”.
“In tema di illegalità e controllo del territorio le corse clandestine dei cavalli assumono particolare rilevanza. Insieme alle scommesse illegali e al rischio per l’incolumità di persone e animali, rappresentano una plateale manifestazione del potere della criminalità che si appropria di pezzi del territorio. Eventi criminali che coinvolgono decine di persone e che pongono in essere un vero e proprio rito collettivo di esaltazione dell’illegalità che trova ampia risonanza sui Social. Le corse clandestine di cavalli, infatti, sono trasmesse anche suoi Social in particolare TikTok. Non si tratta di una mera ostentazione goliardica, ma di una vera e propria “diretta” finalizzata a canalizzare gli “spettatori” interessati. Non è difficile capire come questo possa essere anche funzionale all’esercizio di scommesse clandestine. In una diretta due uomini che seguono la gara ostentano un ventaglio di banconote da 50 e 100 euro agli spettatori, invitandoli a scommettere per le prossime date. Fra i commenti, si stabiliscono gli appuntamenti, e si incitano i cavalli. Sono riduttive le analisi che relegano le gare clandestine nei confini della microcriminalità, senza contiguità con interessi economici e illegali di più ampio spessore. Al contrario, esiti giudiziari e analisi investigative testimoniano come esse rientrino nel circuito criminale territoriale e siano inserite in un più ampio e allarmante contesto delinquenziale. Nel 2022 sono stati registrati 6 interventi delle forze dell’ordine, 6 corse clandestine denunciate, 54 persone denunciate, 5 cavalli sequestrati. In 25 anni, da quando abbiamo iniziato a raccogliere i dati per il Rapporto Zoomafia, ovvero dal 1998 al 2022 compreso, sono state denunciate 4223 persone, 1389 cavalli sequestrati e 155 corse e gare clandestine bloccate o denunciate. Le illegalità non risparmiano le gare ippiche ufficiali: Secondo i dati ufficiali relativi all’elenco dei cavalli risultati positivi al controllo antidoping, ai sensi del regolamento delle sostanze proibite, nel 2022, 48 cavalli che hanno partecipato a gare ufficiali sono risultati positivi a qualche sostanza vietata”.
“Per quanto riguarda i dati delle Procure presso i Tribunali per i Minorenni, i procedimenti sopravvenuti nel 2022, riferiti a 25 Procure su un totale di 29, pari al 86%, sono stati 25 con 29 indagati. La Procura per i Minorenni con maggior numero di procedimenti è Brescia, con 5 procedimenti e 2 indagati. Seguono Milano e Torino, entrambe con 3 procedimenti e 4 indagati. Il maggior numero di ragazzi indagati, 18, è per maltrattamento di animali; 8, invece, quelli indagati per uccisione di animali. Seguono: 2 per corse clandestine di cavalli e 1 per reati venatori o contro la fauna selvatica”, sottolinea.
Tra i crimini contro gli animali consumati in Italia, figura l’organizzazione di combattimenti tra animali e competizioni non autorizzate, con 23 procedimenti (18 noti e 5 ignoti), pari allo 0,31%, e 68 indagati. La maggioranza degli indagati riguarda l’organizzazione di corse clandestine di cavalli. cdn/AGIMEG