I pazienti in cura per problemi legati al gioco patologico nel Comune di Roma sono 265, di cui il 59,2% è rappresentato da nuovi utenti, mentre il restante 40,8% da utenti rientrati oppure già in carico. Si tratta per la maggior parte di uomini di 40 anni e oltre con il possesso di una licenza di scuola media inferiore o al massimo di una licenza di scuola media superiore, soprattutto coniugati. E’ quanto emerge dal Rapporto della Caritas “La Povertà a Roma” su dati relativi al 2016 riguardanti i giocatori in cura presso i Serd della Capitale. Un numero in proiezione lontanissimo dai milioni di giocatori ludopatici di cui si sta parlando nell’ultimo periodo senza puntuali basi scientifiche, un numero che forse dà la giusta dimensione del fenomeno. cr/AGIMEG