“Come Movimento 5 Stelle abbiamo una posizione netta nei confronti del gioco. E consideriamo che i 160 miliardi di raccolta sono ben più di quanto si spende per la salute.
Io, da antiproibizionista, credo che si debba far crescere un sistema consapevole, rispetto a questo tema”. E’ quanto ha dichiarato Andrea Quartini, deputato del Movimento 5 Stelle, in occasione del convegno “Stati generali del gioco – La riforma nasca dal confronto e rimetta al centro la tutela della persona” in corso alla Camera.
“L’abolizione dell’Osservatorio sul gioco d’azzardo, trasferendo alcune sue competenze dal Ministero della Salute al Ministero delle Finanze, ci dice molto della sensibilità di chi governa politicamente questo settore.
Certo, 15.000 famiglie che vivono con il lavoro svolto in questo settore, rappresentano un tema da considerare seriamente. Ma da medico che si è occupato di dipendenze credo che si debba intervenire anche dal punto di vista semantico: smettiamo di parlare di “gioco” e parliamo di “scommesse”. Non c’è nulla di gioco in un’attività che rischia di provocare ricadute pesantissime sulla salute”, ha continuato.
“Dobbiamo poi tenere in primo piano l’argomento “promozione pubblicitaria”. Se è vero che quasi il 50% dei giovani viene iniziato all’azzardo, non possiamo consentire che sulle maglie dei giocatori compaiano i nomi di operatori di azzardo. Il tema è forte ma credo che ci siano le condizioni per procedere in questa direzione”, ha concluso. gpm/AGIMEG