PVR: lo Spid o la Cie (Carta Identità Elettronica) possono essere gli strumenti per sgravare i concessionari dalla responsabilità sul controllo dei familiari conviventi (AGGIORNAMENTO)

E’ sempre in grande fermento il settore dei Punti Vendita Ricariche a seguito della Nota dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, del maggio scorso, in cui sono state delineate le nuove regole che i concessionari dovranno seguire. Una delle più discusse è sicuramente quella che fa riferimento al controllo dei familiari conviventi della persona preposta al Pvr per evitare che quest’ultima apra dei conti di gioco a loro nome.

Questa pratica però potrebbe comportare diverse problematiche: in primis il concessionario dovrebbe conoscere tutti i familiari conviventi della persona preposta a quel determinato Pvr, con il rischio di creare un principio di violazione della privacy.

In più, nei vari controlli di Polizia, è emerso molte volte che il conto gioco “madre” all’interno del Pvr è intestato ad un soggetto terzo che non ha nulla a che vedere con i familiari e conviventi. Dunque, appare evidente che questa norma possa avere delle falle sin dal principio.

Una delle soluzioni praticabili invece potrebbe essere l’utilizzo dello Spid, poiché sarebbe l’unico modo per potersi accertare che quel soggetto esista realmente e quest’ultimo si prenderà le responsabilità qualora faccia utilizzare il proprio conto a terzi.

Questo potrebbe essere un metodo da poter utilizzare senza dover arrivare ad una richiesta di documentazione di familiari conviventi, dove il PVR si può riservare comunque, a fronte di 10 conviventi, di comunicarne solo 2. Quindi, in ogni caso, la responsabilità oggettiva sarebbe comunque a carico del Pvr e non del concessionario.

Per risultare efficace sarà fondamentale che, se lo Spid verrà applicato a tutti, dovrà esserci un ‘D-day’ dove tutti dovranno iniziare ad utilizzarlo contemporaneamente, altrimenti potrebbe verificarsi una migrazione massiva dei PVR e dei giocatori che operano in maniera border line verso i concessionari che non utilizzano tale strumento.

E’ di oggi la notizia che lo Spid può essere sostituito dalla Carta d’Identità Elettronica (CIE). A dirlo è un decreto del Ministero dell’Interno recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Anche la CIE quindi può diventare uno strumento utile per la gestione dei familiari conviventi della persona preposta al PVR. ac/AGIMEG