Il titolare di un Punto Vendita Ricariche, difeso dall’avvocato Fernando Petrivelli, ha presentato un ricorso in Cassazione per chiedere la riforma della sentenza del Tribunale di Foggia che aveva confermato la legittimità della sanzione di 20.000 euro emessa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per aver messo a disposizione presso il suddetto locale apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consentivano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco online.
Tra le motivazioni che hanno spinto l’esercente a presentare il ricorso vi è la presunta illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 923, L. n. 208 del 2015 per violazione del combinato disposto degli artt. 3, 42 e 117, comma 1, Cost., in relazione all’art. 1 del Protocollo addizionale CEDU, ovvero la norma che ha introdotto la multa da 20.000 euro per la violazione del Decreto Balduzzi.
La Cassazione ha ritenuto che “la particolare rilevanza delle questioni di diritto poste dai motivi di ricorso renda opportuna la pronuncia in pubblica udienza, ai sensi dell’art. 375, comma 1, c.p.c., nel nuovo testo applicabile ratione temporis, come già reputato da questa stessa Sezione con la recente ordinanza interlocutoria n. 24022/2023 depositata il 7 agosto 2023, relativa a fattispecie analoga”.
Per questi motivi la Cassazione ha deciso di rinviare la causa a nuovo ruolo per la trattazione in pubblica udienza.
“Questa nuova Ordinanza interlocutoria è interessante perché enuncia alcuni dei profili di diritto particolarmente rilevanti sollevati dai motivi di ricorso, primo tra tutti quello relativo all’eccezione di incostituzionalità del comma 923, dell’art. 1 della legge n. 208/2015 che ha introdotto la sanzione pecuniaria amministrativa di 20 mila euro per la violazione del divieto Balduzzi. Senza trascurare i profili concernenti la prospettata violazione di norme auto applicative di Direttive comunitarie”. E’ stato il commento rilasciato ad Agimeg dall’avvocato Petrivelli.
Ecco la sentenza integrale:
ac/AGIMEG