Ha avuto una vasta eco mediatica la proroga di sei mesi dell’entrata in vigore della Legge pugliese sul gioco, che prevedeva l’applicazione del distanziometro alle sale poste a meno di 500 metri dai luoghi definiti sensibili, votata nella giornata di ieri dal Consiglio regionale della Puglia. Di fatto, qualora entro il prossimo semestre non verrà emanato un testo unico a livello nazionale che regolamenti il settore, la quasi totalità delle attività economiche oggi esistenti e operanti nel settore giochi e scommesse dovranno chiudere. La notizia è stata riportata da numerosi quotidiani tra cui “La Repubblica – Bari” e “Corriere del Mezzogiorno”. L’emendamento votato ieri, contenente la proroga di 6 mesi, è passato con 22 voti a favore. Tuttavia il problema della regolamentazione del gioco non può dirsi risolto, ma solo rinviato. Lo strumento del distanziometro è stato criticato da più parti, come sottolineato anche dal procuratore di Brindisi, Antonio De Donno, per il quale la misura non risolverà il problema della ludopatia e aprirà invece il campo alla criminalità organizzata. lp/AGIMEG