In Puglia sta per scadere la proroga sul distanziometro, mentre in Piemonte si avvicina la dead-line per applicare la tagliola anche alle sale da gioco e alle agenzie di scommesse. Qui la questione entra in campagna elettorale, visto che in Piemonte il 26 maggio si terranno le elezioni Regionali. Intanto si allunga sempre più la lista dei Comuni che adottano restrizioni sul gioco, e i controlli si fanno ogni giorno più serrati.
Tronzano (FI) ad Agimeg: “Legge regionale Piemonte va sospesa, distrugge settore legale del gioco favorendo la criminalità”
“La Legge regionale deve essere sospesa, altrimenti gli effetti sull’occupazione saranno molto gravi e si distruggerà un settore legalizzato ormai da 15 anni, che verrà sostituito dal gioco illegale”. E’ quanto ha detto ad Agimeg il consigliere regionale di Forza Italia, Andrea Tronzano, commentando l’imminente entrata in vigore della seconda parte della legge regionale del Piemonte: dal prossimo 20 maggio infatti gli esercenti di sale pubbliche da gioco, già esistenti alla data del primo gennaio 2014, per poter continuare ad avere Videolottery (VLT) e New Slot (AWP) funzionanti, dovranno verificare la loro collocazione rispetto ai luoghi sensibili. “La prima preoccupazione è per i lavoratori, che speriamo non patiscano questo dramma di un’espulsione dal mondo del lavoro per colpe che non hanno. L’ultimo rapporto Eurispes ha dimostrato che il distanziometro, espellendo il gioco legale, non fa che provocare un aumento dell’illegalità. Rimango convinto – ha proseguito Tronzano – che vada sospesa la legge regionale, sempre però mantenendo una parte dedicata alla cura e alla prevenzione della salute, soprattutto nei confronti dei minori che devono essere sensibilizzati sul tema, come successo per vino e droghe. Noi siamo liberali, dobbiamo garantire la libertà di poter anche giocare, purché si conoscano i possibili pericoli che ciò comporta sulla salute. In caso di vittoria alle prossime elezioni regionali proporrò di far ragionare il Consiglio sui dati concreti del fenomeno del gioco pubblicati dall’Eurispes, che dimostrano l’inutilità e la dannosità della legge regionale”.
Cassiani (PD) ad Agimeg: “la Legge Piemonte sul gioco è una follia. Prevedo crisi aziendali e una massiccia presenza di totem illegali che già si stanno diffondendo”
“L’entrata in vigore della seconda parte della legge regionale del Piemonte avrà impatti devastanti in termini economici ed occupazionali ed andrà a colpire non solamente i piccoli imprenditori, ma anche i grandi concessionari”. E’ l’allarme lanciato dal consigliere alla Regione Piemonte Luca Cassiani (PD), che ha commentato ad Agimeg gli effetti che produrrà a regime la legge regionale sul settore del gioco. “Questa legge è stata una follia e ne sono responsabili tutte le forze politiche che l’hanno votata. Prevedo crisi aziendale diffuse, che porteranno a licenziamenti di lavoratori anche nelle più grosse società, ma soprattutto vedremo l’intensificarsi di un fenomeno già presente sul nostro territorio, ovvero la sempre più massiccia presenza di Totem illegali, che già hanno iniziato a diffondersi. Si sono espressi contro il proibizionismo, che porta al ritorno dell’illegalità, anche il procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho e il procuratore Gian Carlo Caselli. La stessa ricerca Eurispes presentata a inizio mese ha dimostrato l’inefficacia del distanziometro”. Per Cassiani la legge regionale solleva anche un serio “problema giuridico di danno erariale per lo Stato. La legge infatti incide negativamente dal punto di vista delle entrate erariali: la Corte dei Conti dovrebbe occuparsene”. Secondo il rapporto Eurispes con il taglio di Slot e VLT si stimano 2 miliardi in meno di euro giocati, 5.200 posti di lavoro perduti e 220 milioni in meno nelle casse dello Stato. “Le conseguenze di questa legge sbagliata le vedremo nei prossimi mesi – ha proseguito – anche perché, pur volendo modificarla, la legge si potrà cambiare non prima di settembre. Si dovrà infatti attendere l’insediamento del nuovo Consiglio regionale, ma allora già sarà troppo tardi. Sarà molto difficile ricostruire un settore che solamente in Piemonte ha migliaia di addetti e un notevole indotto. Senza dimenticare che dove non c’è un presidio di legalità, l’illegalità si muove e va ad occupare quello spazio rimasto scoperto. Ricordiamoci che il giocatore problematico non gioca sotto casa, ma si allontana. Già oggi sono presenti fuori dalle città dei veri e propri minicasinò dove la gente gioca senza alcuna tutela: il sommerso illegale ora è sempre meno sommerso, prima avevamo espulso la criminalità dal gioco, ma ora se ne sta rimpossessando. E’ un chiaro esempio di come la politica questa volta non abbia affatto colto nel segno, mentre servirebbe una legge a livello nazionale, sulla scia dell’accordo Stato-Regioni del settembre 2017, che regolamenti in modo definitivo e non dannoso l’intero settore”, ha concluso.
Distante (pres. Sapar): “Ai futuri consiglieri chiediamo di riconsiderare gli effetti nefasti della legge regionale del Piemonte”
Prima sono state espulse le slot da bar e tabacchi, dal 21 maggio per effetto della legge regionale varata dalla Regione Piemonte in materia di contrasto alle ludopatie, il provvedimento verrà esteso alle sale gioco e alle sale scommesse. Un appello è stato lanciato in queste ore dal presidente della Sapar, Domenico Distante, rivolto a tutti i futuri consiglieri regionali. Un invito, quello di Distante, a riconsiderare gli effetti nefasti della legge regionale che rischia di compromettere l’intera filiera del gioco di Stato in Piemonte, cancellando piccole e medie imprese del comparto e migliaia di posti di lavoro. Il presidente Sapar insiste anche sulla difesa del gioco legale ricordando che “gli effetti di tali provvedimenti provocheranno ricadute negative sull’intero settore a beneficio del gioco illegale”. “Ne stiamo avendo maggiore concretezza – osserva Distante – con le recenti operazioni condotte dalla guardia di finanza attraverso i numerosi sequestri di giochi illegali operati sul territorio regionale. Il nostro vuole essere un appello e un invito a rivedere norme che impediscono il libero esercizio d’impresa e che dall’altra, come evidenziano recenti studi e rapporti scientifici, non hanno alcuna efficacia nel contrasto alle ludopatie. Per queste ragioni siamo disponibili ad offrire il nostro supporto e la nostra collaborazione pur di giungere ad una intesa condivisa e salvare le imprese dal fallimento e i tanti posti di lavoro in gioco”.
Piemonte, il 20 maggio scatta il distanziometro anche per le sale. Per l’Eurispes a rischio migliaia di posti di lavoro, e boom illegale
Circa 2 miliardi di giocate in meno alle slot e alle Vlt, migliaia di posti di lavoro persi, e un cambiamento sostanziale dell’offerta di gioco, che sparirà completamente nei centri urbani, e sopravviverà solamente nelle periferie e nelle campagna. E’ il quadro che dipinge l’Eurispes nello studio “Gioco pubblico e dipendenze in Piemonte”, analizzando gli effetti che si produrranno dopo il 20 maggio, ovvero da quando anche le sale da gioco saranno tenute a rispettare il distanziometro. Il primo termine è scattato il 20 novembre 2017, e ha colpito solamente i negozi generalisti, bar e tabaccherie in primis: hanno potuto mantenere le slot solamente quelli che rispettavano le distanze dai luoghi sensibili. Ne sono rimasti circa 1.070. Dal 20 maggio le distanze varranno anche per le sale da gioco e le agenzie di scommesse, che – per quanto riguarda le AWP – attualmente ospitano circa i due terzi delle 12.468 macchine presenti sul territorio regionale. Per l’Eurispes, le nuove norme provocheranno un taglio delle giocate dell’80%, e la raccolta – che nel 2018 è stata di 1,1 miliardi – crollerà di 550 milioni. A piangere sarà anche l’Erario che dovrà rinunciare a 110-115 milioni. Dovranno però fare i conti con le distanze anche le videolottery, macchine che in Piemonte nel 2018 hanno raccolto puntate per 1,9 miliardi. Anche qui l’Eurispes stima una contrazione dell’80%, ma la applica stavolta sull’intera rete, il che si traduce in un crollo della raccolta per 1,5 miliardi, e del gettito erariale per circa 100 milioni.
Il distanziometro metterà a rischio i bilanci di moltissime sale, visto che l’apporto delle slot e delle vlt è determinante per la tenuta dei conti. L’Eurispes stima che il numero delle sale piemontesi passerà da 6.241 a 1.150, ne sopravviverà 1 su 5. Si salveranno solo quelle nelle periferie e nelle campagna, mentre quelle dei centri urbani dovranno chiudere i battenti. E questo avrà riflessi anche sull’occupazione. La prima deadline – quella per bar e tabaccherie – secondo le stime ha già provocato la perdita di 2.217 posti di lavoro, il 20 maggio se ne perderanno altri 1.900 circa (tra dipendenti diretti e addetti della filiera distributiva), e poi nei mesi a seguire altri 1.114 posti di lavoro per diseconomicità degli esercizi specializzati sopravvissuti. In totale si parla di oltre 5.200 lavoratori.
Tutti da valutare infine i benefici nella lotta alle dipendenze, visto che bisognerà fare i conti con un aumento dell’offerta illegale. Per quanto riguarda i Totem (ovvero le macchine che consentono di collegarsi a siti di gioco illegali) l’Eurispes sottolinea che nel 2018 l’evasione fiscale è stata quantificata in oltre 44 milioni, pari a una base imponibile di oltre 800 milioni di euro. E l’allarme viene confermato anche dalla Guardia di Finanza: nel 2017 gli apparecchi illegali sequestrati erano 102, nel 2018 il numero è balzato a 251P
Bertola (M5S Piemonte): “Continueremo a difendere la legge regionale sul contrasto del Gap”
“Il nostro impegno è garantito per l’eliminazione delle barriere fisiche, culturali e sensoriali per dare piena integrazione ai cittadini piemontesi con disabilità”. E’ quanto ha detto Giorgio Bertola, Candidato Presidente del Movimento 5 Stelle per la Regione Piemonte, all’incontro con il Forum del Volontariato. “Ribadiamo con fermezza l’impegno in difesa della legge regionale 9/2016 mirata al contrasto al gioco d’azzardo”, ha aggiunto. “Molte persone sono finite nella rete degli usurai dopo essersi indebitate a causa del gioco. Nel nostro programma abbiamo messo le famiglie al centro, in particolare le famiglie con problemi di reddito. Vogliamo dare piena copertura ai buoni scuola, ad oggi coperti solo in parte dalla Regione”, ha continuato.
Napoli, controlli a tappeto nel weekend: mancato rispetto limiti orari, multe per 50 corner e agenzie scommesse
Stretta contro il gioco irregolare nella città metropolitana di Napoli. Nel weekend, sono stati effettuati 233 controlli ed elevate 50 sanzioni ai danni di corner e agenzie scommesse. In particolare, a Chiaia, le forze dell’ordine hanno multato 6 titolari di corner e 5 agenzie di scommesse per il mancato rispetto dei limiti orari; ed è stato deferito all’Autorità giudiziaria il titolare di un’agenzia perchè nel locale sono stati sorpresi due minori. Sanzionate anche altre due agenzie, prive di autorizzazioni. Poi ancora, al Vomero sono stati verbalizzati 12 corner, a Fuorigrotta 3, a San Lorenzo 5, nel quartiere Stella 11 corner e 7 nel quartiere Avvocata.
Torino: mancato rispetto distanziometro per gli apparecchi da gioco, sanzione da 16mila euro per il gestore di un bar
Pugno duro contro il gioco irregolare a Torino. Gli agenti della municipale hanno trovato in un bar 8 slot che non rispettano i limiti imposti dalla normativa regionale che prevede il divieto di installazione di apparecchi da gioco ad una distanza inferiore a 500 metri da luoghi sensibili. Il gestore del locale è stato sanzionato per 16.000 euro e gli apparecchi sequestrati.
Schio (VI): multata una sala slot per il mancato rispetto dei limiti orari degli apparecchi da gioco
Stretta sul gioco irregolare nella provincia di Vicenza nella Regione Veneto. Una sala slot di Schio è stata multata per 250 euro per il mancato rispetto dei limiti orari per gli apparecchi da gioco. Gli agenti di polizia di Stato, supportati dalla polizia locale “Alto Vicentino”, hanno individuato nel locale 12 clienti intenti a giocare alle 16,55. Tali clienti erano alle slot già da mezzogiorno, nonostante il divieto vigente dalle 13 alle 17.
Casalgrande (RE): mancato rispetto del distanziometro, chiusa una sala giochi
Il Comune di Casalgrande, nella provincia di Reggio Emilia, ha chiuso una sala giochi nella frazione di Veggia. Il locale rifiutava di ottemperare ai limiti imposti dalla Legge. La sala, in particolare, è situata a meno di 500 metri rispetto ai luoghi sensibili.
Valdarno (AR), candidato Carbini: “Firmato appello di Libera. Alcuni dei punti, come il contrasto al Gap, sono sviluppati nel mio programma”
“Ho ritenuto di firmare celermente l’appello di Libera e del Presidio Giovanni Spampinato perché ritengo i temi posti di grande valore. Peraltro molti dei punti previsti nell’appello – come la promozione dell’educazione alla legalità, il contrasto all’elusione, all’evasione, al riciclaggio e al gioco d’azzardo, la lotta alle ecomafie e l’attuazione di politiche di tutela dell’ambiente – si trovano sviluppati nel mio programma. Per questo ritengo la firma sull’appello avvenga in assoluta coerenza con quanto stiamo proponendo su tali argomenti nella nostra campagna elettorale. Le questioni poste da Libera ritengo che siano legate alla trasparenza, al buon senso e alla fermezza morale, non hanno colore politico e devono essere salvaguardate sempre da chi si impegna a guidare una città come San Giovanni o come qualsiasi altra città del Valdarno”. Queste le parole del candidato Francesco Carbini che ha firmato l’appello del Coordinamento del Valdarno Superiore di Libera e del Presidio “Giovanni Spampinato” per la buona politica e la buona amministrazione e per prevenire e contrastare mafie e corruzione.
Altopascio (LU), istituito fondo anti-slot nel bilancio comunale
Focus sul contrasto al gioco patologico nella provincia di Lucca con incentivi ai locali per dismettere le slot. L’amministrazione D’Ambrosio ha istituito per la prima volta a Altopascio un fondo anti-slot nel bilancio comunale, da distribuire tramite bando agli esercizi commerciali che dismetteranno gli apparecchi da gioco o che sceglieranno di promuovere e incentivare la cultura del gioco sano all’interno dei propri locali. Inoltre, è stata confermata anche per quest’anno la decisione di raddoppiare la tariffa sui rifiuti alle sale slot. “Abbiamo approvato in consiglio comunale il regolamento sul gioco d’azzardo patologico, che limita fortemente l’installazione di nuove slot grazie allo strumento del distanziometro; dopodiché abbiamo istituito il fondo economico – siamo uno dei pochi comuni in Toscana ad averlo introdotto -, che funziona come un incentivo sia per chi dismette le slot-machine, sia per chi decide di promuovere un gioco sano, quale elemento di ritrovo e di coesione sociale, per adulti e ragazzi. Speriamo che questo intervento sia un primo passo, da replicare anche in altri Comuni del nostro territorio”, hanno detto il sindaco, Sara D’Ambrosio e l’assessore al sociale, Ilaria Sorini.
Viale (ass. Liguria): “Tutti i progetti a contrasto del Gap previsti dal piano regionale proseguiranno anche nel prossimo biennio”
“In tre settimane dall’attivazione del Numero Verde regionale, il 1° aprile scorso, sono già state oltre 40 le persone che, dopo aver chiamato il numero verde, hanno anche preso un appuntamento con i servizi territoriali dedicati”. E’ quanto ha detto la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale in occasione del Consiglio regionale in cui ha evidenziato le modalità con cui sono state e saranno spese le risorse destinate alla Liguria dal Fondo nazionale dedicato al contrasto del gioco d’azzardo patologico. “Dopo l’approvazione del Piano regionale da parte del ministero della Salute, a seguito della sentenza del Tar Lazio del 2017 che ha accolto il ricorso del Codacons nei confronti del ministero in relazione al finanziamento dei Piani regionali con il conseguente blocco delle risorse, anche la Liguria ha provveduto a sospendere tutte le procedure fino a maggio 2018, quando il ministero ha autorizzato la disponibilità alla spesa della quota destinata alla Liguria”, ha aggiunto. “In accordo con l’Osservatorio nazionale sul Gioco d’azzardo la nuova programmazione regionale per i fondi 2018-2019 andrà definita come prosecuzione dei Piani che erano stati adottati e approvati nella fase precedente, verificando le azioni già compiute, quelle da proseguire e le nuove misure da attivare”, ha detto ancora. “Tutte le attività progettuali previste dal piano regionale proseguiranno anche nel prossimo biennio”, ha concluso.
Virone, (vicesindaco Aragona): “Bene attività di prevenzione e controllo del territorio dei Carabinieri, anche a contrasto del Gap”
“La presenza costante sul territorio comunale dei mezzi e dei militari dell’Arma dei Carabinieri dà sicurezza ai cittadini e costituisce un valido deterrente per scoraggiare i tentativi di azioni criminose contro i beni e le persone. Ringrazio personalmente a nome di tutta la popolazione l’attività dei Carabinieri, fondamentali sul nostro territorio”. Così il vicesindaco di Aragona, nella provincia di Agrigento, Franco Virone ha ringraziato i Carabinieri per l’attività di prevenzione e controllo del territorio che stanno svolgendo in particolare a tutela dei minori, anche in riferimento al contrasto al gioco d’azzardo, attraverso gli apparecchi video-giochi vietati dalla legge.
Umbria: Anci chiede ai candidati sindaco di impegnarsi su 10 tematiche, anche contrasto alla ludopatia
In Umbria, l’Associazione nazionale dei Comuni ha sottoposto ai candidati sindaco un decalogo sul quale il presidente di Anci Umbria e quello del Consiglio delle autonomie locali (Cal) hanno chiesto un impegno concreto. Dieci i punti contenuti nel decalogo: dalla progettazione europea all’Agenda digitale, dall’open city al sostegno alla nuova imprenditorialità, dal supporto ai piccoli Comuni alla sanità, dal rafforzamento di turismo e cultura fino a protezione civile, servizio civile e contrasto alla ludopatia.
Gallio (VI): via libera al nuovo regolamento sul gioco, distanziometro a 500 metri dai luoghi sensibili
Stretta sul gioco nella provincia di Vicenza. E’ stato adottato a Gallio un nuovo regolamento sul gioco approvato dall’Amministrazione Comunale. Il testo fissa per gli apparecchi da gioco il distanziometro ad una distanza di 500 metri dai luoghi ritenuti sensibili, che a Gallio sono: gli impianti sportivi di Busafonda, il campo da calcio di via Eck, il centro tennis Pakstall e la palestra di via Roma, le zone attorno alle scuole e ai parchi giochi, la piazzetta Giardini, chiese e santuari, il cinema e il patronato, gli impianti sportivi di Stoccareddo e i centri ricreativi per anziani.
Tremestieri Etneo (CT): in vigore regolamento sul gioco, distanziometro a 300 metri dai luoghi sensibili
“Finalmente maggioranza e opposizione trovano un intesa per il bene comune”. Così il Movimento Cinque Stelle Tremestieri Etneo e Canalicchio, nella provincia di Catania, plaude al nuovo Regolamento comunale sul gioco. “Il testo iniziale è stato migliorato in diversi punti, fra le altre cose era prevista una consulta comunale per il monitoraggio e il contrasto della ludopatia dove abbiamo proposto di inserire un consigliere di maggioranza e uno di opposizione. Ho pensato anche agli orari, prevedendo la loro modifica mediante ordinanza, per rendere più controllabili alcune fasce orarie. Inoltre l’accesso ai giochi deve avvenire solo con tessera sanitaria e i pagamenti solo con carte prepagate tracciabili. Anche la distanza minima dai luoghi sensibili, che per legge è di 150 metri passa a 300, come la distanza dai bancomat. Abbiamo previsto anche dei requisiti morali per l’accesso all’attività”, ha spiegato la consigliera Simona Pulvirenti (M5S). Il regolamento è già in vigore.
A Formigine (MO), sconti Tari per attività no slot
Sconti sulla tassa sui rifiuti per le attività no slot nella provincia di Modena. Sono stati approvati dall’Amministrazione comunale di Formigine gli sgravi sulla Tari per bar e tabaccherie. Così, gli esercizi che si trovano a più di 500 metri dai luoghi sensibili e che si impegnano a dismettere le slot entro l’anno potranno beneficiare di 500 euro; quelli che si trovano entro i 500 metri e che decidono di dismettere gli apparecchi entro il 2019 potranno avere uno sgravio di 350 euro; i locali che si trovano oltre i 500 metri e che si impegnano a non installare slot beneficeranno di 150 euro.
Tomasella (cons. Gorizia): “Doveroso affrontare con serietà il contrasto alla ludopatia, tematica spesso sottaciuta”
“A Gorizia abbiamo parlato di gioco d’azzardo e di ludopatia durante un incontro pubblico molto partecipato e dai risvolti positivi. Il gioco d’azzardo patologico è spesso una tematica sottaciuta ma che, purtroppo, riguarda molte famiglie, anche goriziane. In qualità di amministratore comunale ritengo doveroso affrontare con serietà e rispetto questa problematica che colpisce le fasce più deboli della popolazione e rende un inferno la vita di che soffre la dipendenza da gioco d’azzardo. Reputo davvero ottimo lo spunto offerto dal consigliere regionale Diego Bernardis che, rifacendosi al “modello norvegese”, ha illustrato uno dei metodi più efficaci che fino ad oggi sono stati utilizzati per contrastare la piaga della ludopatia”. E’ quanto ha detto il consigliere comunale della Lega Andrea Tomasella. Il consigliere – ricorda Il Piccolo di Gorizia – durante l’incontro ha ricordato il percorso che lo ha impegnato a creare la mozione che impegna il Comune ad individuare i luoghi sensibili dai quali gli apparecchi da gioco devono rispettare la distanza di 500 metri e i limiti orari di 13 ore giornaliere per le sale gioco e di 8 per le altre attività.
Sapar in audizione in Commissione anti ‘ndrangheta della Regione Calabria. Distante: “Incontro positivo, riscontrata disponibilità a proseguire confronto e dialogo sul gioco”
Un incontro positivo e proficuo nel corso del quale sono state formulate osservazioni sulla Legge regionale n. 9/2018, attraverso cui si introduce il “distanziometro” dai luoghi sensibili anche per altre tipologie di apparecchi da intrattenimento come i videogiochi, flipper e calciobalilla, al quale si aggiunge la norma che prevede limiti orari di 8 ore per gli esercizi commerciali che ospitano questa tipologia di apparecchi e la rimozione immediata degli apparecchi dai bar. È quanto emerso dall’incontro fra la delegazione Sapar e la commissione anti ‘ndrangheta, svoltosi oggi a Catanzaro nella sede della Regione. “Ringraziamo ancora una volta l’on. Arturo Bova e tutta la commissione per la disponibilità dimostrata – dichiara il presidente Sapar Domenico Distante –. Nel corso dell’audizione abbiamo ribadito la necessità improrogabile di salvaguardare gli investimenti delle piccole e medie imprese esistenti e garantire il mantenimento di oltre 6mila posti di lavoro. È necessario proseguire un dialogo costruttivo con la commissione, e da questo punto di vista abbiamo riscontrato piena disponibilità da parte loro, al fine di attuare una serie di azioni condivise volte a coniugare le diverse esigenze, sia sul piano sociale che su quello economico a tutela dei gestori e degli esercenti, oltre alla salvaguardia dei posti di lavoro”.
Via libera a limiti orari e distanziometro a San Giovanni in Croce (CR), slot accese dalle 10 alle 13 e dalle 18 e alle 23
I Comuni del territorio casalasco stanno approvando il regolamento per la prevenzione e il contrasto del gioco patologico, l’ultimo a farlo è stato San Giovanni in Croce, nella provincia di Cremona, in Lombardia. Il testo prevede che le nuove installazioni non potranno essere effettuate entro 500 metri dai luoghi ritenuti sensibili, come scuole, chiese, residenze socio assistenziali, strutture ricettive, oratori. “Abbiamo poi inserito un’altra restrizione. Non possono esserci sale da gioco nel raggio di 100 metri da banche, sportelli bancomat, compro-scambio oro. Perché sappiamo che il giocatore patologico può essere portato a vendere anche gli ori di famiglia”, ha sottolineato Cristina Cozzini del Consorzio casalasco servizi sociali. “Le macchinette potranno funzionare solo nelle fasce orarie comprese tra le 10 e le 13 e tra le 18 e le 23. Al mattino si presume che i ragazzi siano a scuola e alla sera che gli anziani siano a casa”, ha aggiunto.
Veneto: bando da 2 milioni di euro per promuovere progetti di volontariato. Premiata coerenza con obiettivi programmazione sociale della Regione, come prevenzione del Gap
La Regione Veneto mette a bando 2 milioni di euro per promuovere progetti e iniziative del volontariato e dell’associazionismo che creino solidarietà e vicinanza e aiutino a contrastare povertà, solitudini, devianze e marginalità. Il numero 50 del Bollettino ufficiale della Regione Veneto, in uscita domani 17 maggio, pubblicherà l’avviso. Le risorse, finanziate dal fondo nazionale creato dalla riforma del terzo settore, andranno a promuovere sia progetti limitati su scala locale (con contributi da 15 a 30 mila euro), sia progetti più consistenti, di dimensione provinciale e regionale, che potranno ricevere contributi sino ad un massimo di 80 mila euro. Per finanziare i primi, cioè per le iniziative locali delle piccole associazioni, la Regione stanzia 697.360 euro. Per i progetti a più ampio respiro, che dovranno coinvolgere almeno tre enti del non profit, le risorse a bando ammontano a 1.400.000 euro. “Ci attendiamo progetti che creino comunità solidali, reti di impegno civico, iniziative concrete che aiutino a sviluppare legami sociali e a creare esperienze e condizioni di ‘welfare’ generativo, nelle quali le persone da problema diventano risorsa. I volontari sono la grande risorsa della nostre comunità locali: con la loro sensibilità e le loro azioni anticipano, stimolano e integrano l’intervento dei servizi, con il valore aggiunto delle relazioni umane e della gratuità”, ha detto l’assessore alle politiche sociali della Regione Veneto. Il bando, di prossima pubblicazione sul Bur, premierà la capacità di organizzazioni e associazioni del terzo settore di fare ‘rete’, di creare collaborazioni gratuite tra enti pubblici e privati e di realizzare idee innovative che soddisfino bisogni sociali, vecchi e nuovi. Verrà premiata la coerenza del progetto con gli obiettivi cardine della programmazione sociale del Veneto: il contrasto alla povertà materiale ed educativa; la prevenzione di comportamenti a rischio devianze e dipendenze, compresa quella da gioco d’azzardo; il recupero delle eccedenze alimentari; il contrasto a situazioni di fragilità delle persone anziane; lo sviluppo di progetti complementari alle attività svolte dalle fattorie sociali.
Biondi (sindaco L’Aquila): “Nella mia città ottenuti risultati importanti, come bando per ridurre le tasse ai locali no slot”
“La città de L’Aquila è molto legata alla zona dell’ascolano e a quella del reatino, purtroppo siamo accomunati dai danni provocati dai terremoti del 2009 e 2016. Per questo, siamo riusciti a ottenere, come territorio aquilano, delle risorse per rilanciare la città; abbiamo ricevuto 320 milioni dallo Stato, per creare le condizioni affinchè le persone tornassero ad abitare a L’Aquila e i commercianti riaprissero le loro attività. Per amministrare bene un Comune, servono persone appassionate alla politica, trasparenti e impegnate per la città. Nella mia città, nonostante la macchina comunale bloccata, abbiamo ottenuto dei risultati (come il rilancio commerciale del Centro storico; eventi culturali e sportivi, tra cui una tappa del Giro d’Italia 2019; un bando per ridurre le tasse ai locali che rimuovono le slot machine)”. E’ quanto ha detto il Sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi che, insieme al deputato di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli, ha scelto di sostenere il candidato sindaco ad Ascoli Marco Fioravanti.
Gioè (cons. Villa San Giovanni): “Comune regolamenti settore del gioco, necessari limiti orari e distanziometro per sale giochi e scommesse”
Sul tema del gioco “anche la politica deve attivarsi assumendosi le proprie responsabilità. La mozione del M5S sul gioco mira a riaffermare l’autonomia ed il ruolo degli enti locali sulla materia, anche in virtù del principio di prossimità. La ratio è promuovere un maggior coinvolgimento di tutti gli attori interessati, intervenendo sul fenomeno attraverso misure più stringenti per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo patologico”. E’ quanto ha detto Milena Gioè, consigliere comunale Villa San Giovanni, nella Città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria. “Occorre sostenere i cittadini davanti ad una problematica così sensibile che mette a rischio non solo il precario equilibrio economico di molti ma distrugge rapporti familiari e sociali. Necessita coinvolgere le Istituzioni Scolastiche su percorsi di prevenzione, atti ad informare ed educare il mondo giovanile oggi particolarmente esposto al problema. Il M5S chiede al Sindaco di attivarsi nell’immediato, con l’emanazione di un’ordinanza che disponga: a) un limite massimo di apertura non superiore alle otto ore giornaliere e la chiusura, non oltre le ore 22.00, delle sale da gioco, delle sale scommesse, degli esercizi pubblici e commerciali, dei circoli privati e di tutti i locali pubblici o aperti al pubblico in cui sono presenti o comunque accessibili le forme di gioco a rischio di sviluppare dipendenza previste dalla normativa vigente ;b) l’osservanza della distanza di tali esercizi dai luoghi sensibili di cui al comma 3 dell’art. 16 della legge regionale 26 aprile 2018, n. 9; c) le relative sanzioni. Occorre un maggior controllo sul territorio e più prevenzione per evitare che l’esercizio patologico del gioco continui a generare danni alla salute, disagio e povertà”, ha aggiunto. “Altro passo da compiere è la creazione di una Commissione ad hoc per la redazione di un regolamento comunale che disciplini il gioco d’azzardo, frutto di un lavoro delle varie forze politiche in seno all’amministrazione. Ancora, si vuole impegnare l’amministrazione verso un concreto aiuto ai cittadini, ovvero l’attivazione di uno Sportello di ascolto comunale presso i servizi sociali per la lotta alla ludopatia. L’obiettivo da raggiungere è di predisporre tutte le azioni necessarie per il contrasto al gioco d’azzardo di cui alla legge regionale 26 aprile 2018, n. 9”, ha continuato. “Ciò significa che l’ente comunale adesso non può più stare a guardare ma deve agire per arginare e combattere il problema della ludopatia che affligge i propri cittadini determinando emarginazione sociale e danni all’economia produttiva. E’ arrivato il momento di regolamentare tale settore facendo sì che anche il Comune di Villa San Giovanni tuteli le fasce deboli poiché nessuno deve rimanere indietro”, ha concluso.
Sul territorio di Genova, una rete di sportelli per contrastare il Gap
A Genova, la Asl3 ha lanciato una rete capillare di sportelli sul territorio destinati ai giocatori problematici e alle loro famiglie, ma anche per aiutare ad affrontare ogni forma di nuova dipendenza. E’ stata quindi decisa l’apertura di uno sportello per le nuove dipendenze in ogni distretto sociosanitario della Asl. “Ai nostri sportelli un operatore stabilisce il primo contatto e aiuta a trovare il percorso migliore: attraverso i gruppi di auto-mutuo aiuto o la presa in carico della nostra equipe multidisciplinare, con un approccio personalizzato per ogni caso”, ha spiegato Paolo Drocchi, responsabile dei Sert genovesi.
Imola (BO): in arrivo limiti orari per gli apparecchi da gioco e distanziometro a 500 metri dai luoghi sensibili, via libera del Consiglio Comunale alla mozione del M5S
Ad Imola, nella Città Metropolitana di Bologna, il Consiglio comunale ha approvato la mozione sul contrasto del gioco patologico presentata dalla maggioranza. La mozione, firmata dai consiglieri del M5s Fabrizio Favilli, Simone Righini, Lorenza D’Amato e Valeria Basile, chiede alla sindaca Manuela Sangiorgi di emettere quanto prima un’ordinanza che fissi il distanziometro per gli apparecchi da gioco ad almeno 500 metri dai luoghi sensibili come ad esempio le scuole; e dall’altro “limiti l’apertura delle sale slot al minimo possibile secondo la normativa vigente, con l’obiettivo, fatto salve diverse disposizioni di legge, che questo orario non sia superiore alle otto ore giornaliere”. Al momento, ad Imola, i punti gioco possono rimanere aperti 17 ore al giorno, mentre gli apparecchi devono restare spenti dall’1 alle 8 del mattino.