dai nostri inviati – “Siamo solidali con le aziende colpite dal divieto assoluto di pubblicità. Noi abbiamo sempre detto che tra il far west e il proibizionismo c’è un’area di legalità che potrebbe scomparire di colpo. Basta solo che noi, aziende del settore ci dividiamo di fronte a un attacco che è un attacco non solo alle nostre aziende ma alla legalità del gioco”. Così ha iniziato il suo intervento Massimiliano Pucci, intervenuto come presidente di Astro all’Assemblea pubblica di Sistema gioco Italia in corso a Roma. “Noi siamo stati colpiti dal distanziometro” – ha proseguito – “che nessuno può dire se abbia funzionato. Di fatto, dove si sono ridotte le giocate nelle slot legali, sappiamo che molti giocatori si sono rivolti al mercato del gioco illegale. Martedì prossimo, saremo con i nostri dipendenti davanti alla sede della Regione Piemonte. Perché lì sono migliaia i lavoratori che stanno per trovarsi senza lavoro”. Pucci ha poi sottolineato che l’equazione “tolgo il gioco lecito, scompare il gioco patologico” è del tutto falsa. “Non è dato sapere, a oggi, se ci siano studi o prime verifiche da parte dei territori sull’efficacia delle limitazioni messe in atto dai Comuni e dalle Regioni. L’unico documento ufficiale in nostro possesso è quello della asl 3 di Torino, secondo la quale ‘a fronte del dimezzamento degli orari dei congegni leciti sono diminuite le giocate’. Sarebbe come dire che con il ritorno dell’ora solare, diminuiscono le ore di luce. Perché non dice se, in quei lassi di tempo, vi sia stato uno spostamento della domanda verso il gioco illegale o verso altre offerte”, ha concluso. gpm/AGIMEG