Pubblicità giochi, Mantero (M5S): “Divieto pubblicità libererà aziende e mezzi d’informazione finora tenuti sotto scacco da introiti garantiti dall’azzardo”

“Non so se ci avete fatto caso, da qualche giorno, in televisione non vengono più trasmessi gli spot pubblicitari sul gioco d’azzardo. Domenica scorsa, infatti, sono scadute le ultime deroghe per i contratti in essere ed è entrato in vigore il divieto di pubblicità all’azzardo contenuto nel cosiddetto ‘decreto dignità’. “Un atto dovuto: se l’azzardo è un pericolo per la salute, è illogico che possa farsi pubblicità, con scarsissimi limiti, al contrario di quanto invece avviene per altri prodotti capaci di creare dipendenza, come il fumo e i superalcolici (a differenza del gioco, per il quale la pubblicità è stata vietata completamente, per l’alcool sono state tenute libere alcune “finestre” come birra, amari, Sambuca, limoncello, vino che è possibile pubblicizzare senza restrizioni, ndr). Atto benvenuto, dunque, e tutt’altro che “populista”. Anzi il contrario, perché l’azzardo non è ancora abbastanza avvertito come emergenza sociale”. Sono le parole di del senatore Matteo Mantero del Movimento 5 Stelle sul divieto di pubblicità del gioco in vigore da domenica scorsa. “Si parte dalle persone, dai cittadini, dalle famiglie e dal loro disagio, appena sussurrato per dignità, ma tangibile e percepibile da chi in mezzo alla gente sta sul serio: volontari, operatori sanitari, assistenti sociali, amministratori locali, preti. Si parte dal bene delle persone non dall’ingordigia di una lobby che muove più di 100 miliardi di euro l’anno, quella dell’azzardo di massa, che succhia risorse e ingurgita denaro senza apparire mai sazia. Si parte dalle persone, dalle famiglie, dal benessere reale del Paese nel suo insieme, invece di fermarsi ai benefici per l’erario, ingannevoli perché inferiori ai costi per la nazione. Perchè – ha concluso – libererà aziende e mezzi d’informazione finora tenuti in scacco dagli introiti pubblicitari garantiti dall’azzardo. “Sponsorizzare” può essere un atto filantropico e dall’alto valore sociale, ma anche una forma di controllo”. A queste dichiarazioni si è aggiunto Ferdinando Dino Alberti del M5S in Lombardia: “Ed ora interveniamo sulla normativa regionale per limitare il proliferare di quelle maledette macchinette. Obiettivo è contrastare il Gioco d’Azzardo Patologico ovvero il gioco prima che diventi una malattia”. cdn/AGIMEG