Da oggi entra in vigore il Super Green pass. Ma non solo, dopo il Friuli Venezia Giulia, anche la Provincia autonoma di Bolzano passa in zona gialla – come stabilito dall’ordinanza del 3 dicembre 2021 “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nella Provincia Autonoma di Bolzano” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Il resto d’Italia, invece, rimane in zona bianca. La scorsa settimana il Governo ha deciso regole anti Covid più severe al fine di contenere la quarta ondata della pandemia e poter mantenere le attività sociali ed economiche nella massima sicurezza possibile. Da oggi quasi tutti gli ambiti della vita pubblica e sociale saranno accessibili solo con il Green Pass: in parte secondo il 3G (vaccinato, guarito, testato), ma soprattutto secondo la regola del 2G (vaccinato, guarito).
Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, con la firma dell’Ordinanza numero 37 ha recepito anche per l’Alto Adige le norme statali per quanto riguarda il Green Pass. Le norme di questa Ordinanza saranno in vigore sino al 15 gennaio 2022.
Avere sempre con sé e portare la mascherina
Tutte le persone al di sopra dei 6 anni hanno l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli in tutti i luoghi chiusi e in tutti i luoghi all’aperto, ad eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. I protocolli di sicurezza previsti per la scuola e per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande, rimangono in vigore.
Regola 3G
Il Green Pass dovrà essere presentato in un numero ancora maggiore di ambiti.
Tutti i passeggeri necessitano del Green Pass per i viaggi in autobus e treno dei trasporti pubblici locali. Per gli impianti di risalita si applicano le normative nazionali con mascherina obbligatoria e 3G.
La regola 3-G si applica anche all’accesso alle attività di ristorazione che sono all’interno delle strutture ricettive, se queste sono accessibili solo agli ospiti che vi soggiornano. Lo stesso vale per l’accesso alle mense e ai servizi di ristorazione continua. Per poter utilizzare le docce comuni e degli spogliatoi comuni è inoltre necessario essere vaccinati, testati o guariti e fornire idonea documentazione. Chiunque sia coinvolto in qualsiasi forma in una manifestazione pubblica deve fornire anche la certificazione 3G. Chi partecipa alle prove per i cori e le bande musicali al chiuso ha accesso alle sale solo con la certificazione 3G.
Regola 2G
Verrà inoltre introdotto un nuovo Green Pass secondo la regola 2G. Si applica esclusivamente a coloro che sono stati vaccinati ed a coloro che sono guariti. Il cosiddetto Super Green Pass dà accesso a quegli ambiti per i quali sarebbero altrimenti previste restrizioni nelle zone gialle: bar e ristoranti per il consumo al tavolo e al bancone al chiuso.
Gli spettacoli in teatri, sale da concerto, cinema e altri luoghi accessibili al pubblico, anche all’aperto, sono accessibili al pubblico solo dopo aver presentato il certificato 2G. Per le attività che si svolgono in sale da ballo, discoteche e locali similari, i partecipanti devono essere in possesso del certificato verde 2G.
Servizi sociali e famigliari: il reclutamento è facilitato
L’Ordinanza contiene anche disposizioni per i gestori di servizi sociali e i fornitori di servizi alla famiglia. Possono assumere personale supplente per la durata dell’emergenza, anche al di fuori della pianta organica ed anche in deroga al regolare processo di selezione e ai requisiti generali per l’ammissione al servizio.
Il reclutamento del personale può avvenire anche mediante il conferimento di incarichi esterni a persone o società di servizi, tramite messa a disposizione di personale tra enti nonché tramite l’assunzione di persone collocate a riposo.
Nel frattempo, i servizi per gli anziani sono già stati ridotti. Attualmente non possono essere occupati 400 posti letto sui 4.500 della zona di degenza. Anche i servizi per le persone con disabilità sono stati ridotti. Soprattutto, numerosi servizi giornalieri non possono più essere offerti. Potrebbero inoltre esserci crescenti difficoltà nel settore dell’assistenza all’infanzia se la vaccinazione obbligatoria per il personale iniziasse il 15 dicembre. I gestori si aspettano defezioni pari a circa il dieci per cento. cdn/AGIMEG