Proroga concessioni giochi e scommesse: la posizione del Movimento 5 Stelle e del MEF

In VI Commissione Finanze della Camera la sottosegretaria all’Economia Alessandra Sartore ha risposto all’interrogazione presentata dalla deputata Martinciglio (M5S) sulla proroga delle concessioni in materia di giochi e scommesse su rete fisica. Ecco il testo integrale della risposta:

“Con il documento in esame l’Onorevole interrogante segnala le criticità lamentate dagli operatori del settore delle scommesse su rete fisica che riguardano, in particolare, l’instabilità del sistema concessorio in materia di scommesse su rete fisica tenuto conto che non è stata ancora prospettata la proroga di tali concessioni attualmente in scadenza al 30 giugno 2022, secondo quanto previsto dal decreto-legge cosiddetto « Cura Italia » e dai successivi provvedimenti. Ciò « a differenza delle concessioni in materia di scommesse on line, per le quali sono intervenute alcune sentenze del TAR (su tutte cfr. TAR Lazio n. 11448/2021) che ne hanno prorogato il termine ultimo ». Secondo l’interrogante « la proroga ex lege perseguirebbe interessi pubblici, prima ancora che privati, in quanto garantirebbe la continuità delle entrate erariali nonché la tutela dei giocatori e della fede pubblica supportando le azioni di contrasto al gioco illegale » ed è da considerare « la mancata indizione da parte dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli di una gara per la selezione, mediante procedura aperta, competitiva e non discriminatoria, delle concessioni per la commercializzazione dei suddetti giochi in tempo utile, nonché la prossimità della scadenza prevista al 30 giugno 2022 ». Pertanto, l’Onorevole interrogante chiede al Ministro dell’economia e delle finanze se « intenda intraprendere opportune iniziative legislative dirette a prorogare le concessioni in materia di scommesse su rete fisica attualmente in scadenza il 30 giugno 2022 o, in caso contrario, quali siano le ragioni che ostano a un tale intervento ». Al riguardo, sentita l’Agenzia delle dogane e dei monopoli si rappresenta quanto segue. Le concessioni per la raccolta delle scommesse su rete fisica sono scadute tutte in data 30 giugno 2016 e con vari interventi normativi si è proceduto alla proroga delle medesime, prima con l’articolo 1, comma 933, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 e, successivamente, con altre disposizioni nor- mative che hanno previsto, annualmente, una proroga onerosa delle concessioni fino al 31 dicembre 2020. Nel 2020, a causa dei provvedimenti restrittivi adottati dal Governo per far fronte alla pandemia, l’articolo 69 del decretolegge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, ha prorogato le concessioni per la raccolta delle scommesse su rete fisica sino al 30 giugno 2021. Nel mese di giugno 2021, in vista dell’approssimarsi del termine di scadenza delle concessioni e non essendo stata adottata specifica norma primaria di ulteriore proroga, l’Agenzia ha ritenuto applicabile l’articolo 103, comma 2, del citato decretolegge n. 18 del 2020. Tale disposizione di legge, stabilisce che: « Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, compresi i termini di inizio e di ultimazione dei lavori di cui all’articolo 15 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e la data della dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, conservano la loro validità per i novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza. La disposizione di cui al periodo precedente si applica anche alle segnalazioni certificate di inizio attività, alle segnalazioni certificate di agibilità, nonché alle autorizzazioni paesaggistiche e alle autorizzazioni ambientali comunque denominate. Il medesimo termine si applica anche al ritiro dei titoli abilitativi edilizi comunque denominati rilasciati fino alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza ». Pertanto, l’Agenzia ha ritenuto efficaci le concessioni sino ai novanta giorni successivi alla cessazione del medesimo stato di emergenza (all’epoca coincidente con il 31 luglio 2021), dandone comunicazione ai concessionari. Tale interpretazione ha consentito, tra l’altro, una più completa tutela delle ragioni erariali nonché dell’ordine e sicurezza pubblica che, altrimenti, sarebbero state gravemente penalizzate dall’interruzione della raccolta legale del gioco. In forza delle successive proroghe dello stato di emergenza sino al 31 marzo 2022, l’efficacia delle concessioni perdurerà sino al 29 giugno 2022 per effetto dell’applicazione del sopra citato articolo 103, comma 2, del decreto-legge n. 18 del 2020. Per quanto concerne la procedura ad evidenza pubblica per l’attribuzione delle nuove concessioni, l’articolo 1, comma 1049, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 ha previsto la necessità di adeguamento delle leggi regionali all’intesa, sancita in sede di Conferenza unificata in data 7 settembre 2017. Detta intesa non è stata recepita in un decreto ministeriale per ragioni attinenti all’articolo 81 della Costituzione. Nell’intesa, peraltro, per quanto concerne la raccolta delle scommesse su rete fisica, non è prevista alcuna distribuzione territoriale dei punti vendita. Infine, in merito alla richiesta dell’Onorevole interrogante l’Agenzia delle dogane dei monopoli ha rappresentato che, allo stato, non si potrà procedere ad una proroga tecnica dell’efficacia delle concessioni vigenti, tenuto conto che tale istituto è ammesso, ai sensi dell’articolo 1, comma 933, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e dell’articolo 1, comma 1048, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, soltanto in presenza della pubblicazione del bando di gara per l’assegnazione delle nuove concessioni. È allo studio, pertanto, ogni soluzione tecnica, anche normativa, per risolvere le criticità evidenziate dell’Onorevole interrogante”.

Vita Martinciglio (M5S), ringraziando, si dichiara perplessa su quanto evidenziato dalla rappresentante del Governo. Osserva infatti come la mancata indizione di una gara per la selezione dei concessionari e la scelta di non prorogare le concessioni in essere generino una situazione di caos nel settore delle scommesse su rete fisica, con rilevanti danni economici per gli operatori e, conseguentemente, per l’Erario. Saranno inoltre danneggiati anche i giocatori, che confidano nell’azione di contrasto del Governo al gioco illegale. Chiede infine un tempestivo riordino dell’intero settore dei giochi, anche con riferimento alla stabilità del sistema delle concessioni, che costituisce probabilmente il maggiore aspetto di criticità. cdn/AGIMEG