“Siamo chiusi per un’ideologia politica, non sussistono motivi comprovati dal Comitato Tecnico Scientifico. Abbiamo problemi con le banche, ci stanno chiudendo i conti correnti, non ci danno accesso al credito, le compagnie assicurative chiedono il collaterale. Stiamo collassando. Siamo il terzo settore erariale. Abbiamo protocolli rigidissimi e abbiamo investito a giugno per la riapertura. Siamo stati chiusi senza un reale motivo – è quanto hanno esposto all’onorevole Carla Ruocco (Movimento 5 Stelle – Presidente Commissione Banche) Antonia Campanella (pres. Emi Rebus e membro direttivo GiocareItalia), promotrice della manifestazione “rosa” in corso di svolgimento a Montecitorio e Domenico Distante, presidente Sapar -. Se non ci vogliono più, se il Governo vuole fare a meno di questo presidio di legalità e di questo incasso erariale lo dicesse chiaramente. A giugno abbiamo avuto accesso a crediti a garanzia dello Stato dalle banche, se dovessimo chiudere per fallimento indotto lo Stato dovrebbe coprire. E’ una questione di interessi comuni. Siamo funzionari, abbiamo concessioni di Monopolio di Stato. Perché screditarci? Siamo lavoratori. Il Dpcm scade il 5 marzo, ma voci dicono che noi riapriremo a giugno quando saremo tutti vaccinati. Ma è impossibile, siamo già al collasso. Prendeteci seriamente. Sostenete gli emendamenti che sono stati presentati, è per una giusta causa. Potremmo riavere, per cercare di recuperare, il gioco del lotto nelle nostre sale, che è stato dato ai tabaccai in un momento di crisi per affrontare il contrabbando dei tabacchi. Quando riapriremo il sistema sarà al collasso. Mancano 4 miliardi e mezzo dalle casse dell’erario che sono finiti in mano all’illegalità. Siamo un presidio di legalità. Garantiamo incassi a nostro rischio”.
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