Preioni (Lega Piemonte): “Non devono esistere lavoratori di serie A e di serie B. Distanziometro e retroattività daranno solo una mano al gioco illegale”. IL VIDEO

“Non devono esistere lavoratori di serie A e di serie B. Il gioco è legale, sappiamo che il vuoto lasciato da tutto il gioco che viene negato alla legalità viene colmato dalla criminalità e dall’illegalità. Ci sono tante famiglie e lavoratori e la dimostrazione è la piazza strapiena di oggi. Quello che volevamo fare, ed oggi con questa manifestazione siamo alla soluzione, è eliminare la retroattività. Non esiste nessuno stato di diritto a livello economico. Il distanziometro in molti aspetti ha delle distorsioni, spiegatemi la necessità di stare a distanza da un cimitero o di un asilo. Ribadisco ci sono ricerche dell’Eurispes o dichiarazioni dell’ex procuratore Rinaudo, che nella sua vita ha combattuto l’illegalità, che spiegano che se non c’è il gioco legale c’è l’illegalità. Noi non vogliamo il racket, l’usura o il gioco illegale. Il gioco legale va a implementare risorse molto importanti per lo Stato”. E’ quanto ha detto ad Agimeg Alberto Preioni, capogruppo della Lega nella Regione Piemonte in occasione della manifestazione dei lavoratori del gioco legale in corso a Torino. “Naturalmente vanno studiati dei meccanismi in collaborazione con le Asl e strutture idonee perché quella piccola percentuale di giocatori che cade nel patologico venga curata. Non diciamo che non sia un problema sociale o vogliamo dimenticarci di loro. Nessuno vuole che il pensionato si mangi la pensione o il padre di famiglia dilapidi le proprie risorse. Queste persone vanno curate”, ha aggiunto. “I dati fanno preoccupare. Il sequestro di macchinette, di attività illegali e le denunce moltiplicate, fanno capire che quella normativa è iper restrittiva su un settore legale. In futuro come Italia o Regione Piemonte dovremmo fare come in altri Paesi Europei dove con la tessera sanitaria o il codice fiscale ti viene permesso di giocare una piccola quota in base al tuo reddito o alle tue entrate. Una questione che limita la libertà ma può essere attuata per i patologici. I patologici devono essere curati dal Serd, ma se non c’è la macchinetta sotto casa vanno nel racket, nelle sale clandestine e nei totem collegati nei Paesi extra-Ue che fanno male a loro e allo Stato”, ha concluso.

gpm/AGIMEG