Slot, Tar Lazio respinge il ricorso di alcune sale a Roma. “Limitare orari rientra nelle competenze del Sindaco”

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha respinto una serie di ricorsi presentati dai titolari di alcune sale gioco attive a Roma, che contestavano la disciplina dell’orario di funzionamento degli apparecchi da intrattenimento. “Con l’ordinanza sindacale n. 111 del 26 giugno 2018, impugnata, Roma Capitale – si legge nelle motivazioni dei giudici – ha introdotto una disciplina restrittiva degli orari di funzionamento degli apparecchi. La normativa prevede che dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle ore 18,00 alle ore 23,00 di tutti i giorni, festivi compresi; – gli apparecchi di cui sopra, nelle ore di sospensione del funzionamento, debbono essere spenti”.
I giudici hanno infatti stabilito che il sindaco ha facoltà di intervenire sulla materia. “Un simile potere – spiega – non interferisce con quello degli organi statali preposti alla tutela dell’ordine e della sicurezza, atteso che la competenza di questi ultimi ha ad oggetto rilevanti aspetti di pubblica sicurezza, mentre quella del Sindaco concerne in senso lato gli interessi generali della comunità locale”. “Anche in presenza di problematiche di ludopatia l- aggiungono – legate ad altri veicoli di gioco, quale il gioco online, il sindaco non può spingersi oltre. il Sindaco ha legittimamente adottato l’unico atto rientrante nel proprio ambito di competenza”. Inoltre “Il provvedimento contiene un puntuale riferimento alle esigenze di tutela della salute pubblica e del benessere individuale e collettivo dei cittadini, al cui soddisfacimento è preordinato, attraverso la lotta alla dipendenza da gioco cui è strumentale la riduzione oraria degli apparecchi per il gioco lecito in tutto il territorio comunale”.lp/AGIMEG