Riforma giochi, Marasco (pres. Logico) ad Agimeg: “La vera criticità per l’online sono i soggetti che lavorano senza concessione. La pubblicità settore già molto controllato”

“Ci auspichiamo che le Istituzioni agiscano sull’online in senso ampio, comprendendo l’importanza di risolvere anzitutto ed al più presto le criticità che riguardano i soggetti privi di concessioni governative. Non solo le gare, non solo (il gioco) legale”.
Il Presidente di LOGICO, associazione dei principali concessionari di gioco online, Moreno Marasco, ha commentato così ad Agimeg la dichiarazione del sottosegretario all’Economia con delega ai giochi Pier Paolo Baretta a conclusione dell’accordo per il riordino del settore. “La questione del gioco fisico è stata chiusa, ora però il Governo ha come prossima sfida la “regolamentazione dell’online in senso ampio, non solo le gare”.
“Occorre un serio filtro – prosegue Marasco – per contrastare i soggetti economici privi di concessione. L’attuale blacklist è un filtro DNS facilmente aggirabile, come implicitamente ammesso in precedenza dalla stessa Daria Petralia (a capo dell’Ufficio gioco online dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ndr), la quale durante la ICE Conference a Londra sostenne di ricevere ancora molte richieste di aiuto da utenti che ancora non si rendono conto della differenza tra operatori legali ed illegali. E’ necessario intervenire a livello di Internet Service Provider con un blocco fisico della comunicazione, come del resto avviene negli Stati Uniti e persino in Polonia. La black list è solo una misura di facciata ed insufficiente. Sarebbe una scelta coraggiosa e porterebbe gli operatori illegali ad affrontare con un altro approccio il nuovo bando”.
Numerose misure sono possibili. “Chiederei al sottosegretario Baretta – prosegue – di riprendere quanto disposto dalla c.d. Manovra d’estate 2012 (art. 24 decreto legge 6 luglio 2011, n. 98), in virtù della sua delega al sistema bancario e finanziario, intervenendo drasticamente sui flussi indirizzati a operatori privi di concessione. Potrebbe essere un’operazione piuttosto efficace di moral suasion intervenire, se non applicando una certa qual forma di imposizione fiscale o sanzione, quantomeno con un blocco tout-court di tali transazioni”.
“Ritengo entrambe le misure estremamente funzionali ad una dichiarazione forte e coraggiosa da parte delle Istituzioni, proprio in previsione dell’imminente bando online ed al fine di ampliare il perimetro del gioco legale: la festa per gli operatori privi di concessione è finita”.
Resta un punto interrogativo sulla questione della pubblicità. Il Governo chiederà all’Agcom, l’Autorità Garante per le Comunicazione, di mettere a punto opportune regole finalizzate a tutelare la salute dei cittadini. 
“Ritengo confortante – prosegue Marasco – tale indirizzo. Il nostro primo interesse è tutelare i giocatori che vogliono divertirsi; se si vuole seriamente contrastare la ludopatia, occorrerebbe prima di tutto impedire che i media – online in primis – accettino advertising da soggetti economici non concessionari. Mi piacerebbe che si aprisse una concertazione con Governo, Agcom e Monopoli per affrontare insieme varie misure che possono essere sfuggite alla politica ed in tal senso ci rendiamo disponibili sin da subito. Il controllo è fondamentale. Esponenti di AgCom si sono già pronunciati sull’eccessività delle misure previste dalla Legge di Stabilità 2016 con grande lucidità. E’ positiva inoltre la collaborazione con lo IAP: crediamo fortemente sull’utilità di un sistema di autodisciplina sulla questione della pubblicità”. cz/AGIMEG