Piemonte, il M5S alza le barricate per difendere la legge contro il gioco. Bertola: “Va applicata, non modificata”

“Non siamo disponibili alcuna modifica delle norme sul gioco, l’attuale norma non ci soddisfa, ma non siamo disponibili a intervenire”. Lo ha detto Davide Bono, consigliere M5S della Regione Piemonte, intervenendo questa mattina nella discussione sulla “Legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale”. Nel corso dell’esame in Commissione, sono stati presentati alcuni emendamenti – che saranno nuovamente dibattuti in Aula – per modificare la legge regionale sul gioco. Bono ha quindi respinto – bollandola come “irrituale” – la richiesta avanzata dal presidente del Consiglio Regionale Nino Boeri di ricevere una delegazione delle aziende settore.

Ha respinto l’idea di ogni modifica alle norme sui gioco anche il consigliere Giorgio Bertola (M5S): “Dopo gli attacchi ricevuti nei mesi scorsi, anche da parte del passato Governo, dopo le pressioni in Consiglio Regionale, ci troviamo ancora a dover difendere la legge regionale. Invece, ci dovremmo occupare di farla applicare”. E quindi dopo aver sottolineato che “E’ una legge votata all’unanimità che ha resistito a parecchi ricorsi”, ha attaccato i colleghi che ne hanno proposto la modifica: “Si va verso un periodo elettorale, e si cerca consenso in alcune nicchie lasciate da altri”. Sui lavori svolti in Commissione nelle scorse settimane: “Fortunatamente non sono passati gli emendamenti, in particolare quello che avrebbe disinnescato completamente la norma sulle distanze che è una delle più importanti della legge”. Approvato invece un correttivo per quelle sale nelle cui vicinanze viene creato un luogo sensibili, e quindi finiscono per non rispettare il distanziometro: “Abbiamo introdotto correttivo, ma era meglio la vecchia versione che prevedeva un termine più breve”. rg/AGIMEG