Parlamentari M5S, annunciate interrogazioni su ricerca ISS: “Indagine non corretta nel metodo”

“La ricerca sul gioco che l’Istituto superiore della Sanità ha presentato oggi rappresenta un retaggio della passata legislatura e del passato governo. Compendia gli esempi di un metodo sbagliato che rivela conflitti d’interessi. Una modalità che va archiviata, per procedere a riorganizzare l’indirizzo di tutta la materia su corretti presupposti istituzionali, amministrativi e scientifici”. Sono queste le parole dei parlamentari del Movimento 5 Stelle Francesco Silvestri, Massimo Baroni, Giovanni Endrizzi e Matteo Mantero che hanno annunciato interrogazioni in merito. “Ci sono conflitti d’interesse e un metodo non scientifico che porta a risultati non validi a livello epidemiologico come molti esperti stanno rilevando”, hanno aggiunto. “La ricerca è stata appaltata all’esterno, e non svolta direttamente come è nelle prerogative proprie dell’Istituto Superiore di Sanità è stata messa nel cassetto per tanti mesi quanto a metodologia e impianto scientifico. I Monopoli di Stato, oltre a finanziarla ne hanno influenzato l’impianto. Si avverte, infatti, il condizionamento dell’agenzia di Stato che ha ruolo promozionale del consumo. Non si può appaltare, infatti, una ricerca autodefinita “epidemiologica” (budget di 800mila euro) a una società di marketing privata”, spiegano i parlamentari del Movimento 5 Stelle. “Alla ricerca hanno aderito meno del 49% delle persone invitate. Tanto più che l’adesione stessa era stata incentivata – come avviene per ricerche di mercato – dalla elargizione agli intervistati di buoni spesa da 10 euro! Basta moltiplicare tale somma per le decine di migliaia di questionari e si ha la portata di un impiego non corretto del pubblico denaro”, continuano. “Dubbi di trasparenza, per l’esclusione della comunità scientifica e del mondo degli operatori che combattono l’azzardopatia dal progetto originario e dallo svolgimento della raccolta, della elaborazione e del commento ai dati”, hanno detto. “Un retaggio della passata legislatura e del passato governo che rappresenta l’esempio di un metodo che decisamente andrà archiviato, per riorganizzare l’indirizzo di tutta la materia su corretti presupposti istituzionali e amministrativi”, hanno aggiunto. lp/AGIMEG