Operazione DNA, manager delle scommesse online collabora con cinque procure e ricostruisce i passaggi con i siti .com illegali

L’indagine coordinata dalla procura nazionale antimafia, che due giorni fa ha portato a 68 arresti, ha fatto luce sulle infiltrazioni criminali nel settore del gioco, e delle scommesse online in particolare. Nell’ambito di tale operazione, il nucleo di polizia economico finanziaria di Bari ha scoperto un inedito accordo criminale fra i manager della Sacra Corona Unita e quelli che facevano capo ad alcuni clan catanesi. Un manager 46enne attivo nel settore, viveva da tempo in Romania ha scelto di collaborare con la giustizia e adesso sta svelando a cinque procure i segreti del nuovo business dei boss da Catania a Palermo, da Reggio Calabria a Napoli, a Bari, ricostruendo, insieme alle forze dell’ordine, i passaggi milionari attorno ai portali delle scommesse illegali di Malta, i siti con il dominio “.com”. Nel giro di pochi anni – riporta La Repubblica -, l’uomo è diventato il manager di fiducia delle cosche, con il compito di dar vita a nuovi siti per la raccolta delle scommesse. Intanto, si spacciava per imprenditore emigrato, aveva annunciato anche la sponsorizzazione del Siracusa calcio. “Tutti parlano di Santapaola, Cappello, comando io, solo io, ma non perché sono un boss, sono Totò Riina, solo perché sto parlando di strategia commerciale, sto parlando a livello imprenditoriale. Sono io che decido le reti “punto com”. E saranno anche più contenti perché guadagnano molto di più se loro seguono le mie direttive commerciali e così è stato, fino alla fine”, si legge nei verbali. “Io ho iniziato a lavorare nell’ambito delle scommesse, parliamo di “punto com” con dei siti online privi di autorizzazione, nella zona del Catanese — ha messo a verbale il neo collaboratore —. C’era la possibilità sia di bancare, sia di prendere una semplice provvigione”. “Per come sono infiltrate le associazioni criminali nelle attività di gioco sarebbe difficile poter creare un’azienda da zero e dire “io ho il mio brand, io entro e la faccio””, ha aggiunto. cdn/AGIMEG