Match-fixing, caso Apollon Larissa-Aiginiakos: a Rimini tre denunciati per truffa pluriaggravata e frode in competizione sportiva

Quasi 300 scommesse erano state realizzate, in pochissime ore, sulla partita di calcio del campionato greco di serie B tra Apollon Larissa-Alginiakos del 17 febbraio scorso – come anticipato da Agimeg. Il match, che si è chiuso con un 3-2 dopo un primo tempo conclusosi sullo 0-2, aveva regalato vincite per 400mila euro ad alcuni scommettitori in due sale di Rimini, una di Riccione ed una di Napoli. Ma ora, per queste scommesse anomale, sono state denunciate tre persone, con l’accusa di truffa pluriaggravata, frode in competizione sportiva e riciclaggio. Sono questi, infatti, i reati ipotizzati nella denuncia presentata alla guardia di finanza di Rimini da due società concessionarie della raccolta di scommesse su eventi sportivi. Quell’afflusso anomalo di puntate, in massima parte nella provincia di Rimini, aveva fatto subito scattare i sospetti. Duecentoquaranta giocate realizzate tutte su quella partita, puntate fatte in massima parte tra Rimini e Riccione. Il match greco, pagato 27 a 1, era diventato immediatamente molto ambito dai frequentatori abituali delle sale scommesse. Troppi gli elementi che facevano aumentare il sospetto di un una partita truccata. Così, una volta realizzato che l’ammontare delle vincite superava, solo nel Riminese, i 400mila euro – ricorda il Resto del Carlino -, era stato deciso di sospenderne i pagamenti. Oltre ad un’indagine interna, fatta partire dagli stessi gestori, era stata fatta anche una segnalazione alla Guardia di Finanza ed ai Monopoli di Stato. Da qui erano state acquisite tutte le videocamere del servizio di sorveglianza delle diverse sale scommesse: nelle immagini erano stati immortalati i volti dei vari scommettitori. Nei giorni successivi alle scommesse, in molti si erano subiti rivolti alle sale per incassare le loro vincite. cdn/AGIMEG